Cessazione della convivenza e mantenimento del figlio

Cessazione della convivenza e mantenimento del figlio

La Corte di Cassazione, con sentenza 663/2021, si è nuovamente pronunciata in punto di mantenimento del figlio, affermando come a seguito della cessazione della convivenza, l’eventuale trasferimento al figlio della proprietà di un immobile non esonera dal versamento dell’assegno di mantenimento e ciò anche qualora vi sia stato accordo tra le Parti.

Nel caso in esame il Tribunale di primo grado aveva decretato l’inammissibilità della domanda della madre volta al mantenimento per il figlio e successiva ad un accordo tra le Parti per cui il padre veniva esonerato dal pagamento di un contributo al mantenimento del figlio in virtù del trasferimento di una proprietà immobiliare.

La Suprema Corte, confermando la decisione d’appello che aveva accolto il ricorso della madre, ha affermato che l’accordo, anche se valido,  pur in assenza di un sopravvenuto mutamento delle condizioni economiche dei genitori, non preclude la previsione di un mantenimento qualora il Giudice chiamato reputi l’accordo inidoneo o insufficiente allo scopo.

La Suprema Corte ha, infatti, chiarito che la previsione di un mantenimento non incontra limite nel pregresso accordo tra le parti.


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Avvocato del foro di Milano, laureata a pieni voti presso l'Università degli Studi di Milano nell'anno 2012, con una tesi in diritto civile sulla tutela del consumatore nella formazione del consenso. Nell'ambito della formazione professionale mi sono specializzata in diritto minorile, diritto di famiglia e diritto penale della famiglia, con un praticantato in primari studi legale nel territorio milanese. Impegnata anche socialmente nel supporto dei problemi connessi alla crisi familiare, sono membro dell'Associazione Sociolgi Italiani. Attualmente esercito l'attività nel mio Studio Legale, specializzato nel diritto di famiglia, offrendo tutela in sede civile e penale.

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