Denegata paternità e risarcimento del danno

Denegata paternità e risarcimento del danno

La Corte di Cassazione, con la recente ordinanza n. 9255/2021, ha accolto il ricorso di un figlio che sottolineava come la denegata paternità da parte del padre gli avesse causato un disturbo bipolare di personalità.

Ma non solo.

In particolare il figlio lamentava di non aver potuto godere del tenore di vita paterno e, conseguentemente, di non aver raggiunto i medesimi standards sociali e professionali del padre, di professione notaio.

Nel giudizio di primo grado il figlio domandava un risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale affermando la sussistenza del nesso di causalità tra la propria patologia (bipolarismo) e la denegata paternità.

La Corte d’Appello aveva però escluso il nesso di causalità con conseguente mancato riconoscimento del danno patrimoniale e biologico.

La Suprema Corte ha invece accolto il ricorso del figlio, affermando come la richiesta di riconoscimento del danno patrimoniale fosse stata invocata sul presupposto della denegata paternità (e non della patologia bipolare) la quale avrebbe cagionato il danno della mancata possibilità di accedere alle possibilità socio economiche della famiglia paterna.


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Avvocato del foro di Milano, laureata a pieni voti presso l'Università degli Studi di Milano nell'anno 2012, con una tesi in diritto civile sulla tutela del consumatore nella formazione del consenso. Nell'ambito della formazione professionale mi sono specializzata in diritto minorile, diritto di famiglia e diritto penale della famiglia, con un praticantato in primari studi legale nel territorio milanese. Impegnata anche socialmente nel supporto dei problemi connessi alla crisi familiare, sono membro dell'Associazione Sociolgi Italiani. Attualmente esercito l'attività nel mio Studio Legale, specializzato nel diritto di famiglia, offrendo tutela in sede civile e penale.

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