Diritto all’istruzione e Covid-19: spunti costituzionali

Diritto all’istruzione e Covid-19: spunti costituzionali

Stando alle osservazioni iniziali, la pandemia da Covid-19 avrebbe dovuto configurarsi come un’epidemia più letale dell’influenza stagionale.

Le notevoli difficoltà incontrate dal Sistema Sanitario Nazionale ed il lento avvio della campagna vaccinale hanno convertito uno scenario forse più auspicato che fattibile.

Allo stato attuale, insegnanti, genitori e soprattutto studenti si interrogano sulle conseguenze derivanti dalla chiusura degli istituti scolastici, nonché sulle modalità organizzative da adottare.

La didattica a distanza, infatti, è riuscita a colmare solo talune lacune.

Sebbene la pandemia abbia consolidato il passaggio al mondo digitale, il nostro Paese si è rivelato più impreparato rispetto ad altri.

Trascurando tale elemento (di cui tutti erano a conoscenza), occorre evidenziare il problema effettivo: la situazione odierna non mostra alcun progresso.

Appare inutile soffermarsi sull’inquadramento degli istituti scolastici come diffusori di contagi.

Il punto è un altro.

E’ opportuno riflettere su quanto il Governo italiano abbia investito sugli stessi sotto ogni punto di vista, incluso quello economico.

Sin dalla metà del 2020, Ministero e Governo erano coscienti dell’impossibilità di aumentare il servizio del trasporto pubblico locale.

Nel periodo estivo, si annunciava l’acquisto massiccio dei banchi monoposto, in vista dell’apertura delle scuole a settembre.

La richiesta di ben 3 milioni di tali dispositivi, dal costo di 300 euro l’uno, ha provocato un’interrogazione parlamentare, tesa ad accordare prevalenza all’edilizia scolastica, piuttosto che alle “sedute”.

Il Ministero ha difeso le proprie scelte, ma senza concedere una valida e ragionevole motivazione.

Tuttavia, l’emergenza sanitaria sembra aver lasciato qualcosa di positivo: l’autonomia, fondata su una comunità che preesiste alle leggi.

Concentrare l’attenzione sull’autonomia significa pensare alla scuola quale struttura in “movimento”.

L’esperienza pandemica ha posto in luce come l’iper-normazione tenda a comprimere l’autonomia.

In Puglia, le varie questioni finite in sede giudiziaria hanno intaccato la volontà dei Costituenti, che intravedevano nella comunità scolastica un “sistema formativo integrato”, posto all’educazione di ciascuna persona.

Come sottolineato anche in dottrina, la gestione della pandemia da Covid-19 ha sancito il fallimento della leale collaborazione tra Stato e Regione.

Mi preme fortemente ricordare come la scuola non debba costituire un “campo di battaglia”.

Il messaggio lasciatoci dai Costituenti è vivo: “la scuola è aperta a tutti” (art. 34 Cost.).

Restituiamo essa ai giovani, il nostro futuro migliore.


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Dott.ssa Luana Leo

La dottoressa Luana Leo è dottoranda di ricerca in "Teoria generale del processo" presso l'Università LUM Jean Monnet. È cultrice di Diritto pubblico generale e Diritto costituzionale nell'Università del Salento. Ha conseguito la Laurea Magistrale in Giurisprudenza presso il medesimo ateneo discutendo una tesi in Diritto Processuale Civile dal titolo ”Famiglie al collasso: nuovi approcci alla gestione della crisi coniugale”. È co-autrice dell'opera "Il Presidente di tutti". Ha compiuto un percorso di perfezionamento in Diritto costituzionale presso l´Università di Firenze. Ha preso parte al Congresso annuale DPCE con una relazione intitolata ”La scalata delle ordinanze sindacali ”. Ha presentato una relazione intitolata ”La crisi del costituzionalismo italiano. Verso il tramonto?” al Global Summit ”The International Forum on the Future of Constitutionalism”. È stata borsista del Corso di Alta Formazione in Diritto costituzionale 2020 (“Tutela dell’ambiente: diritti e politiche”) presso l´Università del Piemonte Orientale. È autore di molteplici pubblicazioni sulle più importanti riviste scientifiche in materia. Si occupa principalmente di tematiche legate alla sfera familiare, ai diritti fondamentali, alle dinamiche istituzionali, al meretricio, alla figura della donna e dello straniero.

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