EU Solidarity Corp Initiative: come i giovani (si spera) salveranno il valore della solidarietà in Europa

EU Solidarity Corp Initiative: come i giovani (si spera) salveranno il valore della solidarietà in Europa

Annunciata dal Presidente Juncker durante il discorso sullo Stato dell’Unione del 14 settembre 2016[1], la European Solidarity Corps (ESC) Initiative ha preso ufficialmente il via in data 7 dicembre 2016[2] con l’intento di offrire ai giovani under30, la possibilità di sostenere un’organizzazione non governativa (ONG), un’autorità locale o un’impresa privata attiva nella gestione di situazioni difficili in tutta l’Unione europea o che si occupa di accoglienza e integrazione dei rifugiati.

L’obiettivo dell’iniziativa europea è quello di offrire ai giovani, tra i 18 e i 30 anni, un’opportunità di volontariato oppure occupazionale (lavoro, tirocinio, apprendistato) in progetti solidali rivolti ai soggetti più bisognosi, vittime di discriminazione o a rischio povertà ed esclusione sociale (contribuendo nel frattempo a migliorare le loro competenze e ad assecondare le loro inclinazioni professionali) ma anche quello di sostenere il lavoro delle organizzazioni (ONG, autorità locali, imprese) impegnate nella gestione di servizi pubblici o di pubblico interesse (servizi sociali, sanitari, educativi) o nella prevenzione delle catastrofi naturali e ricostruzione in seguito a calamità.

L’iniziativa European Solidarity Corps (ESC), che potrà essere operativa non prima della metà del 2017, prevede un doppio canale di adesione: un primo rivolto a registrare le adesioni dei giovani tra i 18 e i 30 anni (l’adesione all’iniziativa potrà avvenire anche al compimento dei 17 anni, ma è necessario aver compiuto 18 anni per poter iniziare un progetto, che si dovrà concludere entro il compimento dei 31 anni); un secondo per le adesioni delle organizzazioni (organizzazioni governative, autorità locali, ONG e aziende) che realizzano progetti solidali relativi ad ambiti di intervento quali, ad esempio:

  • educazione;

  • salute;

  • inclusione sociale;

  • accoglienza e integrazione dei rifugiati e dei migranti;

  • protezione ambientale;

  • prevenzione e gestione delle catastrofi (con l’esclusione degli interventi di risposta immediata alle catastrofi);

  • cultura;

  • sport.

I progetti solidali sostenuti dalla ESC initiative, che possono avere una durata minima di 2 mesi e massima di 12 mesi, dovranno essere in linea con la missione e i principi dell’Iniziativa.

Le organizzazioni saranno sottoposte a controlli prima di essere accreditate per realizzare progetti per conto del Corpo europeo di solidarietà e di poter cercare e ingaggiare i giovani, ricercando quelli con le caratteristiche più idonee, all’interno del database unico dell’iniziativa. Le organizzazioni dovranno inoltre aderire ai Carta del Corpo europeo di solidarietà[3].

Con l’ambizione dichiarata di coinvolgere 100.000 giovani entro il 2020, il Solidarity Corps ha suscitato molte aspettative, ma anche qualche perplessità e critica[4], in particolare con riferimento all’adeguatezza della dotazione finanziaria, al rischio di sovrapposizione con programmi esistenti (European Voluntary Service), alla necessità di fare una rigorosa distinzione tra le due componenti dell’iniziativa (quella finalizzata alla costruzione di opportunità di volontariato e quella diretta a creare occasioni di lavoro), promuovendo l’utilizzo del concetto di attività di volontariato (voluntary activity) piuttosto che di lavoro volontario (voluntary work).

Le risorse finanziarie necessarie a coprire i costi, in una prima fase, derivano dall’utilizzo dei programmi e delle risorse di finanziamento esistenti, quali ad esempio:

  • Erasmus + (servizio volontario europeo),

  • Programma per l’occupazione e l’innovazione sociale

  • Europa per i Cittadini,

  • Programna Health;

  • LIFE;

  • Fondo Asilo, immigrazione e integrazione;

  • FESR;

  • FEASR.

Le organizzazione partecipanti potranno chiedere finanziamenti per i progetti nell’ambito di questi programmi, in modo da poter assumere i partecipanti al corpo europeo di solidarietà.

Per la sezione occupazionale saranno prese in considerazione opportunità di finanziamento nell’ambito dell’iniziativa a favore dell’occupazione giovanile. Il corpo europeo di solidarietà nel suo insieme (sezione di volontariato e sezione occupazionale) dovrebbe essere finanziato mediante una propria linea di bilancio fondata su una base giuridica distinta, che dovrà essere proposta entro la primavera del 2017, ed eventuali aggiustamenti di bilancio nell’ambito del vigente quadro finanziario. La Commissione adotterà i provvedimenti necessari a tale riguardo[5].


[1] Commissione europea – Discorso sullo stato dell’Unione 2016: Verso un’Europa migliore – Un’Europa che protegge, che dà forza, che difende, Strasburgo, 14 septembre 2016 http://ec.europa.eu/priorities/state-union-2016_en

[2] https://ec.europa.eu/youth/news/20161206-investing-in-europe-youth_en

[3] https://europa.eu/youth/solidarity/mission_en

[4] Tra tutte si segnalano i documenti: Recommendations of the Youth and Volunteering sectors on the European Solidarity Corps http://www.youthforum.org/assets/2016/12/YouthIntergroupLetterEuropeanSolidarityCorps_final-1.pdf e Civil Society Europe position on the European Solidarity Corps https://civilsocietyeuropedoteu.files.wordpress.com/2016/12/csepositiononsolidaritycorps.pdf

[5] http://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?uri=COM:2016:942:FIN


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