Fisco, nuovi chiarimenti per il bonus strumenti musicali

Fisco, nuovi chiarimenti per il bonus strumenti musicali

Bonus strumenti musicali, nessuna imposta di bollo per i certificati di frequenza, rilasciati dai conservatori e dagli istituti musicali pareggiati, e per le istanze presentate dagli studenti per ottenerli.

Questo il principale chiarimento contenuto nella circolare n. 15/E pubblicata il 27 aprile 2016 riguardante il contributo per l’acquisto di strumenti musicali nuovi e il relativo credito d’imposta a favore del produttore o del rivenditore. Il documento di  prassi, inoltre, ricorda le modalità con cui ottenere l’agevolazione e le regole con cui i venditori possono recuperare, tramite credito d’imposta, lo sconto riconosciuto agli acquirenti.

Per chi è l’esenzione?

L’esenzione dall’imposta di bollo è valida poiché il certificato di frequenza rientra nell’ambito delle specifiche ipotesi di atti e documenti esenti in modo assoluto dall’imposta di bollo. Inoltre, l’esenzione assolve alla funzione di documentare, anche nei confronti dell’Amministrazione finanziaria, la sussistenza dei requisiti  necessari affinché lo studente possa beneficiare del contributo per l’acquisto dello strumento musicale e il produttore o il rivenditore possa usufruire del relativo credito d’imposta. Il documento di prassi, infine, rammenta che sui documenti rilasciati in esenzione dal pagamento del tributo di bollo è necessario indicare l’uso per il quale gli stessi sono destinati.

Chi può fruire del bonus?

All’agevolazione, che consiste in un bonus di 1000 euro, sono ammessi gli studenti dei conservatori di musica e degli istituti musicali pareggiati, iscritti e in regola con il pagamento delle tasse e dei contributi dovuti nell’anno accademico 2015-2016 o 2016-2017, ai corsi di strumento secondo il precedente ordinamento e ai corsi di laurea di primo livello secondo il nuovo ordinamento. Gli studenti, per poter accedere al beneficio, dovranno richiedere all’istituto un certificato di iscrizione da consegnare al rivenditore al momento dell’acquisto.

Il credito d’imposta per i rivenditori?

Al rivenditore che ha praticato lo sconto sul prezzo di vendita dello strumento musicale viene riconosciuto un credito d’imposta di  pari ammontare. Per la fruizione del credito, i rivenditori devono comunicare all’Agenzia delle Entrate, prima della conclusione della vendita, i seguenti dati: il proprio codice fiscale, quello dello studente e dell’istituto che ha rilasciato il certificato di iscrizione, lo strumento musicale, il prezzo totale, comprensivo dell’imposta sul valore aggiunto, e l’ammontare del contributo.

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