Il riconoscimento della cittadinanza italiana jure sanguinis

Il riconoscimento della cittadinanza italiana jure sanguinis

Riconoscimento cittadinanza italiana jure sanguinis: cos’è? 

Il riconoscimento cittadinanza italiana jure sanguinis è un procedimento volto all’ottenimento della cittadinanza italiana da parte di un soggetto straniero (riconosciuto cittadino per nascita in altro Stato), discendente da avo (nonno, progenitore), cittadino italiano ed emigrato all’estero.

L’iter presuppone dunque l’accertamento della doppia cittadinanza per il richiedente, ovvero:

– di quella italiana, in virtù della discendenza da un cittadino italiano.

In merito, giova rammentare che l’ordinamento italiano adotta il criterio del diritto di sangue al fine del conferimento dello status di cittadino;

– di quella dello Stato ove si è nati, ovvero gli Stati che riconoscono la cittadinanza per la sola circostanza di essere nati nel territorio (iure loci), a prescindere dalla cittadinanza posseduta dai genitori.

Riconoscimento cittadinanza italiana jure sanguinis: come richiederla? 

Poste le condizioni di cui sopra, l’interessato può fare richiesta di riconoscimento della cittadinanza italiana jure sanguinis, se residente in Italia (perché iscritto all’anagrafe), con istanza diretta al Sindaco del Comune del luogo di residenza.

Se il soggetto straniero risiede all’estero, ad essere competente a decidere sulla richiesta è l’Autorità Consolare Italiana del luogo ove lo stesso risiede.

I documenti che debbono essere depositati per la presa in carico della domanda sono i seguenti:

– estratto dell’atto di nascita dall’avo italiano emigrato all’estero, rilasciato dal Comune italiano del luogo di nascita;

– atti di nascita tradotti e legalizzati di tutti i discendenti in linea retta, compreso quello del richiedente;

atto di matrimonio dell’avo italiano emigrato all’estero;

– atti di matrimonio dei suoi discendenti, in linea retta, compreso quello dei genitori del richiedente stesso;

– certificato rilasciato dalle competenti autorità dello Stato estero di emigrazione, attestante la non acquisizione da parte dell’avo italiano della cittadinanza dello Stato estero di emigrazione, anteriormente alla data di nascita del richiedente;

– certificato rilasciato dalla competente autorità consolare italiana attestante che né gli ascendenti in linea retta né il richiedente abbiano mai rinunciato alla cittadinanza italiana, né la abbiano mai perduta;

– fotocopia del passaporto in corso di validità.

Riconoscimento cittadinanza italiana jure sanguinis da parte di madre 

Il ns. ordinamento ha riconosciuto alla donna la facoltà di trasmettere la cittadinanza italiana ai figli con la Costituzione, ovvero a partire dal 1° gennaio 1948. Ciò in quanto, prima di tale data, la donna italiana che sposava un cittadino straniero perdeva la cittadinanza italiana, acquisendo quella straniera (Legge n. 555/1912).

Trattandosi di un grave caso di discriminazione, sul punto è intervenuta la Suprema Corte a Sezioni Unite con una importante sentenza che ha statuito la possibilità, anche per i figli nati, prima del 1° gennaio del 1948, da donne italiane, di richiedere il riconoscimento dello status civitatis in Tribunale, mediante dunque accertamento giudiziale (ricorso nei confronti del Ministero dell’Interno).

Permane invece l’impossibilità di vedere riconosciuto lo status di cittadino italiano in via amministrativa.

L’accertamento giudiziale della cittadinanza italiana è anche possibile nei casi di rifiuto della domanda da parte del Comune o dei Consolati italiani all’estero. In questo caso, dunque, l’azione giudiziaria presuppone che vi sia stato nei confronti del richiedente un provvedimento di diniego. Analogo discorso nell’ipotesi in cui l’interessato non abbia avuto riscontro alla richiesta  entro 730 giorni dalla data di presentazione della domanda.


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Ha conseguito la Laurea Magistrale in Giurisprudenza presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Palermo discutendo una tesi sperimentale in Diritto Penale Tributario e ha ottenuto il Diploma di Specializzazione in Professioni Legali preso la medesima Università. Al termine del percorso post laurea ha svolto un tirocinio presso gli Uffici della Procura delle Repubblica presso il Tribunale di Palermo, ha conseguito un Diploma in Diritto Tributario Europeo ed Internazionale, ha frequentato un corso telematico in Diritto Penale Internazionale organizzato dalla School of Law della Case Western Reserve University di Cleveland, in Ohio (USA) e ha inoltre frequentato il Master biennale in Difensore Tributario organizzato dall’Unione Nazionale delle Camere degli Avvocati Tributaristi. Negli anni ha maturato una specifica competenza in tema di Diritto internazionale, Diritto immobiliare Diritto tributario, Diritto dell’Immigrazione, nonché in tema di reati fiscali ed reati economici. Approfondito il settore dell'assistenza alle imprese e specificamente dell’auto-imprenditorialità (valido strumento per la creazione di opportunità professionali giovanili), fornisce specifica assistenza in tema di Start-up, Start-up innovative ed internazionalizzazione delle PMI, in stretta correlazione con la nuova normativa italiana in tema di microcredito e mentoring. Di lingua madre italiana, parla fluentemente la lingua inglese e conosce la lingua francese.

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