La Corte suprema brasiliana sospende Telegram

La Corte suprema brasiliana sospende Telegram

Il 17 marzo 2022, il giudice della Corte suprema federale brasiliana Alexandre de Moraes ha stabilito la sospensione di ogni attività di Telegram, la famosa app di messaggistica istantanea.

La determinazione è stata accolta sulla base di una richiesta della Polizia federale a prendere provvedimenti nei confronti di Telegram.

Alla nota società viene imputato il mancato rispetto di eseguire l’ordine stabilito dalla Corte suprema federale, ossia bloccare il profilo di Allan Lopez dos Santos.

La Polizia federale sottolinea come Telegram si sia rivelata più volte ostile a offrire collaborazione con le autorità brasiliane. Ciò che la Polizia sottolinea è la crescente creazione di account Telegram da parte di individui che pubblicano, condividono immagini e video pedopornografici¹.

La Polizia federale chiarisce che nel caso riguardante dos Santos, Telegram non ha fornito alcun dato individuale sulle informazioni relative alle registrazioni effettuate da utenti collegati all’account, non è stato bloccato alcun profilo dal quale sarebbero partite attività volte ad ottenere una remunerazione attraverso valute digitali².

Inoltre è stato ignorato l’invito da parte del Tribunale elettorale superiore a non diffondere fake news.

Il Giudice vista la reiterazione del mancato rispetto delle decisioni, ha sospeso temporaneamente le attività di Telegram in tutto il territorio brasiliano, fino a quando non verrà attuata la piena osservanza delle decisioni giudiziarie stabilite.

La decisione è stata presa sulla base di due presupposti: il mancato rispetto crea un contrasto con l’ordinamento costituzionale brasiliano; inoltre, viene palesemente violato il provvedimento del Marco Civil da Internet, con riferimento all’art. 10 c. 1, l. 12965/14.

Il Marco Civil da Internet è la legge specifica che regolamenta attraverso diritti, doveri, princìpi e garanzie l’attività di Internet in Brasile.

Il 19 Marzo 2022 il giudice de Moraes ha concesso a Telegram un termine di 24 ore per nominare un rappresentante ufficiale in Brasile, e iniziare una campagna mediatica volta a contrastare la disinformazione.

Il giorno successivo, il giudice ha rimosso il blocco delle attività di Telegram, dopo che la società si è adeguata alle decisioni delle sentenze della Corte suprema federale³.

 

 

 

 

 

 


Fonti
[1] Petizione 9935 distretto federale
[2] Idem
[3] www.portal.stf.jus.br

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Francesco Andrea Carratù

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