La nuova mini-proroga alle scadenze fiscali

La nuova mini-proroga alle scadenze fiscali

Il ministro Gualtieri, con la firma del decreto legge per il rinvio delle cartelle esattoriali, ha approvato una nuova mini-proroga rinviando, la precedente sospensione delle scadenze fiscali, dal 31 gennaio 2021 al 28 febbraio 2021.

Sul tavolo del Consiglio dei Ministri, a Palazzo Chigi, è giunto, con imminente pressione da parte del M5S, il decreto legge, per il rinvio del pagamento delle tasse, al 28 febbraio. Il Cdm, in meno di un’ora, ha approvato la mini-proroga che congelerà per un ulteriore mese l’attività di riscossione delle cartelle fiscali e consentirà al nuovo governo di gestire nel lungo-periodo l’attività di riscossione.

In particolar modo, il differimento dei termini di notifica è riferito agli atti espressamente elencati dall’art. 157 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 ovvero: – di accertamento; – di contestazione; – di irrigazione delle sanzioni; – di recupero dei crediti d’imposta; – di liquidazione e di rettifica; – altri atti tributari.

Dunque, con l’estensione della sospensione le notifiche delle cartelle non potranno più avvenire a far data dal 1° febbraio 2021 ma gli enti riscossori dovranno attendere il 1° marzo 2021.

Si rammenta, altresì, come con il D.L. n. 157/2020, siano stati differiti anche i termini inerenti alla Rottamazione-ter, al Saldo e Stralcio e alla Definizione agevolata delle risorse UE, al 1° marzo 2021, precedentemente fissato al 10 dicembre 2020. È stato precisato che, il mancato o tardivo pagamento delle rate prefissate, da corrispondere nell’anno 2020, non determinerà la perdita dei benefici delle misure agevolate se il debitore effettuerà l’integrale versamento delle somme entro il 1° marzo 2021. Tuttavia, per il pagamento da effettuare entro tale ultimo termine di scadenza, non sarà prevista l’applicazione dei cinque giorni di tolleranza ex art. 3, comma 14-bis del D.L. n. 119/2018.

Infine, per quanto attiene ai piani di rateizzazione dei contribuenti, decaduti prima dell’ulteriore proroga della sospensione dell’attività di riscossione, è stata data la possibilità di presentare una nuova richiesta di dilazione che non comporterà di saldare le rate scadute nel precedente piano di pagamento. Inoltre, la soglia della rateizzazione sarà innalzata da 60mila a 100 mila euro senza l’ulteriore necessità, per il contribuente, di dover presentare una spiegazione documentata della propria situazione debitore e, in particolare, delle difficoltà dovuta al pagamento in un’unica soluzione del debito.


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