La segnalazione alla Centrale Rischi

La segnalazione alla Centrale Rischi

Oggi ci occuperemo della Centrale Rischi.

In primis, cos’è?

La Centrale Rischi è l’istituto che consente agli istituti bancari di valutare la solubilità dei propri clienti.

Periodicamente, infatti, gli istituti bancari e gli intermediari comunicano alla Banca d’Italia i crediti (superiori ad € 30.000,00) verso i propri clienti.

Ciò consente alla Centrale di fornire agli intermediari informazioni sulla solvibilità dei propri clienti.

Cosa significa, dunque, essere segnalati alla Centrale Rischi?

La Banca può segnalare alla Centrale un proprio cliente quale “cattivo pagatore” anche senza accertamento giudiziale.

E’ infatti sufficiente una consistente insolvenze o una situazione equiparata che accerti un’oggettiva difficoltà economico finanziaria del correntista.

E’ pur vero che la segnalazione non è automatica a seguito dell’insolvenza: è anche vero, però, che spesso questo strumento viene abusato dalle Banche, che vi fanno ricorso anche in caso di semplice ritardo.

Sul punto, è intervenuta la Suprema Corte di Cassazione, che, con la sentenza n. 3165/2015, ha dettato i principi che la banca deve seguire per effettuare la segnalazione e in base ai quali non è sufficiente il mero ritardo.

Conseguenza della segnalazione è l’immediata revoca delle linee di credito e, comunque, una compromissione dei rapporti con gli altri istituti di credito, essendo stato segnalato quale cattivo pagatore.

E’ possibile la cancellazione della segnalazione.

Ciò avviene quando il debitore ha saldato il proprio debito con l’istituto segnalatore, ma l’iscrizione rimane comunque visibile per i successivi 36 mesi.

Nel caso di errata segnalazione, il danneggiato potrà richiedere un risarcimento: dovrà, tuttavia, provare di aver subito un effettivo danno dalla segnalazione errata.


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Avv. Camilla Fasciolo

Nata il 07.09.1987 a Finale Ligure (SV), ha conseguito la laurea in Giurisprudenza nel luglio 2011 con una tesi in procedura penale, "La disciplina del patrocinio a spese dello stato nei procedimenti penali". Nel giugno 2013 si diploma presso la Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali dell'Università di Genova, con una tesi in diritto di famiglia riguardante il nesso di causalità nell'addebito della separazione. Esercita la professione di avvocato dal Gennaio 2015.

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