L’Onu critica duramente il decreto Sicurezza bis di Salvini: ecco il documento integrale

L’Onu critica duramente il decreto Sicurezza bis di Salvini: ecco il documento integrale

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È notizia di questi ultimi giorni che l’Alto Commissariato dell’Onu per i diritti umani ha criticato duramente il ministro dell’Interno per asserite violazioni dei diritti fondamentali dei migranti nonché delle norme internazionali sui salvataggi in mare.

Il documento usa parole molto forti. Si parla di una «criminalizzazione delle organizzazioni della società civile impegnate nelle attività di ricerca e salvataggio» in mare.

«Siamo molto preoccupati – si legge nel rapporto – dall’approccio del ministero dell’Interno contro la nave Mare Ionio (vascello della Ong italiana Mediterranea, ndr) attraverso queste due direttive, che non sono basate su nessuna decisione di autorità giudiziarie. Riteniamo che si tratti ancora una volta di un tentativo politico di criminalizzazione delle operazioni di salvataggio compiute nel Mediterraneo centrale dalle organizzazioni della società civile».

L’azione di Salvini favorirebbe addirittura «il clima di ostilità e xenofobia contro i migranti».

Stando a quanto scritto nel rapporto, sarebbe «ampiamente documentata la violazione dei diritti umani per i migranti in Libia, dove sono soggetti a traffico di esseri umani, detenzione arbitraria, tortura e maltrattamenti, violenze sessuali, esecuzioni extragiudiziarie, lavoro forzato e estorsioni». Pertanto, la Libia non potrebbe essere considerata un porto sicuro per lo sbarco dei migranti salvati in mare e, a al riguardo, si invoca il principio di non respingimento previsto dalle convenzioni internazionali sui diritti dell’uomo.

Il rapporto si chiude chiedendo al ministro degli Esteri di «indicare quali passi intenda compiere il governo italiano per allineare le politiche migratorie con gli obblighi sul rispetto dei diritti umani».


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