Nullità del matrimonio religioso: avviato l’adeguamento della formazione accademica

Nullità del matrimonio religioso: avviato l’adeguamento della formazione accademica

Nel precedente articolo abbiamo accennato a diverse novità che dovrebbero essere introdotte riguardo la formazione degli avvocati che tratteranno le cause di nullità del matrimonio canonico.

L’obbiettivo della Congregazione vaticana per l’Educazione cattolica è quello di adeguare la riforma espressamente voluta da Papa Francesco; tale riforma riguarda in particolare le figure che si occuperanno dei processi canonici per la dichiarazione di nullità del matrimonio religioso. Il fine esclusivo della riforma poc’anzi menzionata è quello di assicurare nuove risorse di personale con l’obbiettivo di garantire un adeguato servizio. La stessa Congregazione vaticana per l’Educazione cattolica ha, infatti, preparato un documento che prevede la nascita: 1) di nuovi corsi nelle facoltà di Diritto canonico; 2) di nuovi dipartimenti di Diritto canonico nelle facoltà di Teologia; 3) di nuove cattedre nelle facoltà di Giurisprudenza delle università cattoliche.

Il nodo centrale della riforma riguarda la formazione del personale: tale necessità si concretizza nella necessità di avere un maggior numero di avvocati che siano specializzati nel settore (fermo restando gli avvocati che abbiano già perseguito la strada prevista per diventare Rotari a tutti gli effetti).

Ovviamente gli avvocati matrimonialisti che, per svariate ragioni, eccezionalmente non possiedono un grado accademico in Diritto Canonico (quindi una licenza conseguita presso le Facoltà di diritto canonico, istituti o università erette o riconosciute dalla Santa Sede), secondo l’art. 28 possono ottenere un Diploma in diritto matrimoniale e processuale. Questo titolo non abilita all’albo degli avvocati che hanno conseguito il grado accademico di Dottorato in Diritto Canonico, ma consente al Vescovo moderatore del Tribunale di valutare adeguatamente se il candidato è vere peritus, ossia davvero esperto, perché possa essere iscritto all’albo degli avvocati.

L’obbiettivo della riforma è quello di favorire la formazione di professionisti che possano intervenire nei processi di nullità matrimoniale. Tale formazione, come precedentemente accennato, potrà anche avvenire a distanza attraverso dei corsi a distanza. Il 29bgennaio 2018 la Costituzione apostolica Veritatis Gaudium emanata da Bergoglio sulle Università e facoltà ecclesiastiche, all’art. 33 §2 prevede che: «Una parte dei corsi può essere svolta nella forma di insegnamento a distanza se l’ordinamento degli studi, approvato dalla Congregazione per l’Educazione cattolica, lo prevede e ne determina le condizioni, in modo particolare circa gli esami».

La nuova tipologia di studi, che si spera possa realizzarsi a breve, prevede una formazione adeguata e specializzata di tre tipologie di figure che sono coinvolte in tale processo: i sacerdoti e i loro collaboratori che vivono quotidianamente a contatto con le famiglie; i consulenti dei centri di pastorale famigliare impegnati ad accompagnare le situazioni difficili; gli avvocati e i presidenti dei tribunali ecclesiastici investiti delle richieste di nullità.

Tra i «possibili contenuti per la formazione» dei consulenti della seconda categoria, l’istruzione indica svariati ambiti tra cui, nell’ambito delle scienze sociali, il tema della «Emancipazione femminile» e, nell’ambito della teologia pastorale familiare, quello relativo ad «Altre forme di unione e “famiglie ferite”».

Volendo analizzare più da vicino «per rispondere all’urgente necessità di avere un numero maggiore di chierici, laici e religiosi ben formati in Diritto canonico, anche non (ancora) in possesso di un grado di Licenza o Dottorato, che siano in grado di sopperire alla scarsità di personale competente in tantissime diocesi del mondo, si propongono alcuni possibili percorsi formativi», il Dicastero vaticano prevede che oltre al percorso formativo per la licenza e il dottorato, le facoltà di Diritto canonico «possono programmare corsi brevi o anche altri più consistenti (anche con il conferimento di un attestato) per operatori pastorali, chiamati ad intervenire nella fase previa del processo della dichiarazione di nullità del matrimonio o per le figure coinvolte nel processo stesso per le quali non è richiesto dalla legge universale canonica il grado accademico o per chi opera in altri settori in cui il Diritto canonico è chiamato in causa».

È inoltre previsto che le facoltà di Teologia istituiscano un dipartimento di Diritto canonico; e, infine, che anche presso le Facoltà di Giurisprudenza esistenti nelle 1365 Università cattoliche del mondo possono essere istituite cattedre di Diritto canonico.

Non ci rimane, quindi, che attendere ulteriori sviluppi ed ulteriori disposizioni in merito.


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