Scuola, graduatorie II Fascia: il Consiglio di Stato ammette i dottori di ricerca

Scuola, graduatorie II Fascia: il Consiglio di Stato ammette i dottori di ricerca

Il Consiglio di Stato, chiamato nuovamente a pronunciarsi sull’annosa questione dell’equiparazione tra titolo di dottore di ricerca e abilitazione all’insegnamento, ha accolto nei giorni scorsi alcuni appelli ordinando l’immediata iscrizione in Seconda Fascia G.I. dei docenti con dottorato di ricerca e servizio nella scuola pubblica motivando alla luce dei propri precedenti.

Come si ricorderà, infatti, già in passato il Consiglio di Stato aveva affermato che <<la questione relativa all’equiparazione tra dottorato di ricerca e abilitazione […] appare oggettivamente controvertibile o perlomeno non manifestamente infondata>> (cfr. Cons. di Stato, sez. VI, ord., 3 novembre 2016, n. 4904).

Le pronunce, che rappresentano un’importante conferma dell’apertura del Consiglio di Stato sul tema dell’ammissioni in seconda fascia G.I., seguono una tesi totalmente innovativa ed originale, già evidenziata su questa Rivista. Infatti, la questione del titolo di dottorato e della sua equipollenza con il percorso di abilitazione all’insegnamento scolastico è stata portata all’attenzione nazionale con una serie di contenziosi volti soprattutto ad attivare un nuovo dibattito politico di riforma sul valore, ad oggi, del più alto titolo di istruzione europeo.

Ricordiamo che, ad oggi, l’interpretazione proposta è stata accolta quest’anno anche da altri Tribunali amministrativi, i quali chiamati a pronunciarsi sulla questione, hanno disposto l’inserimento con riserva dei dottori di ricerca nella II fascia delle graduatorie d’istituto ritenendo possibile l’equiparazione tra titolo di dottore di ricerca e abilitazione all’insegnamento (cfr., ex plurimis, T.A.R. Trentino Alto Adige – Trento, sez. Unica, ord., 15 settembre 2017, n. 63).

Ci auguriamo, adesso, che si attivi presto un nuovo confronto politico istituzionale sul tema al fine di valorizzare le competenze acquisite dai dottorati non escludendoli dall’insegnamento scolastico, ma anzi enfatizzando le loro caratteristiche.

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Avv. Giacomo Romano

Ideatore e Coordinatore at Salvis Juribus
Nato a Napoli nel 1989, ha conseguito la laurea in giurisprudenza nell’ottobre 2012 con pieni voti e lode, presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II, discutendo una tesi in diritto amministrativo dal titolo "Le c.d. clausole esorbitanti nell’esecuzione dell’appalto di opere pubbliche", relatore Prof. Fiorenzo Liguori. Nel luglio 2014 ha conseguito il diploma presso la Scuola di specializzazione per le professioni legali dell'Università degli Studi di Napoli Federico II. Subito dopo, ha collaborato per un anno con l’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Napoli occupandosi, prevalentemente, del contenzioso amministrativo. Nell’anno successivo, ha collaborato con uno studio legale napoletano operante nel settore amministrativo. Successivamente, si è occupato del contenzioso bancario e amministrativo presso studi legali con sede in Napoli e Verona. La passione per l’editoria gli ha permesso di intrattenere una collaborazione professionale con una nota casa editrice italiana. È autore di innumerevoli pubblicazioni sulla rivista “Gazzetta Forense” con la quale collabora assiduamente da giugno 2013. Ad oggi, intrattiene collaborazioni professionali con svariate riviste di settore e studi professionali. È titolare di “Salvis Juribus Law Firm”, studio legale presso cui, insieme ai suoi collaboratori, svolge quotidianamente l’attività professionale avendo modo di occuparsi, in particolare, di problematiche giuridiche relative ai Concorsi Pubblici, Esami di Stato, Esami d’Abilitazione, Urbanistica ed Edilizia, Contratti Pubblici ed Appalti.

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