Testamento olografo: indagine sulla reale volontà di testare del de cuius

Testamento olografo: indagine sulla reale volontà di testare del de cuius

Corte di Cassazione, sezione II, 28 maggio 2012, n. 8490

a cura di Giuseppe Argentino

La Seconda Sezione civile della Suprema Corte di cassazione – dopo aver sottolineato che costituiscono materie di studio distinte e separate quella della ravvisabilità in un atto dei requisiti formali per valere come testamento olografo e quella della riscontrabilità di una volontà testamentaria validamente espressa – ha affermato che, affinché una scrittura privata possa ritenersi testamento olografo (con cui, nella fattispecie in analisi, il de cuius aveva disposto che tutte le sue sostanze fossero diventate di esclusiva proprietà della moglie), occorre preliminarmente accertare in essa la sussistenza di quel fattore fondamentale, strumentale agli elementi essenziali del testamento olografo imposti dalla legge (art. 602 Cod. civ.), consistente nella volontà del testatore di compiere non già un mero progetto, bensì un concreto atto dispositivo del proprio patrimonio per il tempo successivo al suo decesso.

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Giuseppe Argentino

Giovane Avvocato in attesa di giuramento, vincitore dell'Esame di Stato d'Avvocato 2014 svolto presso la Corte d'appello di Lecce. Già praticante avvocato nel periodo ottobre 2012/aprile 2014 e praticante notaio nel periodo giugno 2012/dicembre 2013. Specializzato presso la SSPL della Sapienza nel maggio 2015, già studente della Scuola di Notariato della Campania nell'a.a. 2012/2013. Dottore magistrale in Giurisprudenza. Laureato cum laude presso l'Università degli Studi di Bari "Aldo Moro" nel luglio 2012, dopo aver discusso un tesi in Diritto Commerciale dal titolo "Partecipazione virtuale e voto elettronico in assemblea".

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