Riforma del pubblico impiego

Riforma del pubblico impiego

Riforma del pubblico impiego: l’iter conclusivo

Si è concluso oggi l’iter definitivo sulla riforma del Pubblico Impiego, con l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri dell’ultima versione del Testo Unico del pubblico impiego e del decreto attuativo sui procedimenti disciplinari (la c.d. Riforma Madia).

Un iter lungo e complesso, nato con una prima dichiarazione parziale di illegittimità costituzionale della riforma (sentenza numero 251 della Corte Costituzionale) nella parte in cui prevedeva che “i decreti legislativi attuativi fossero adottati previa acquisizione del parere reso in sede di Conferenza unificata, anziché previa intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni”.

Riforma del pubblico impiego: le novità per i dipendenti statali

Tante le novità introdotte dai decreti legislativi che attuano la riforma della pubblica amministrazione.

Ecco i dettagli.

– Modifiche alla disciplina sui licenziamenti per i dipendenti pubblici con l’introduzioni di procedure più semplici.

Salgono da 6 a dieci le ipotesi di licenziamento.

Potranno essere mandati a casa e dunque licenziati gli statali che abbiano ricevuto valutazioni negative per almeno tre anni consecutivi (scarso rendimento). Il giro di vite riguarda i cd. “furbetti del cartellino” e assenteisti ingiustificati ma anche i dipendenti che violino in modo grave i codici di comportamento e gli ‘scansafatiche’.

Introdotto anche il licenziamento per il dirigente che, con dolo o colpa grave, evita di attivare e concludere i procedimenti disciplinari a carico dei dipendenti pubblici.

– Confermato a 4 mesi il tempo massimo necessario a concludere l’azione disciplinare.

Tale termine sarà considerato “perentorio”, cioè non prolungabile.

Solo per gli illeciti più gravi e nei casi di flagranza (vedi ‘furbetti del cartellino’), il termine per la conclusione della procedura di licenziamento è di giorni 30;

– Contrasto ai fenomeni anomali di assenteismo.

Più controlli a carico dei cd. “furbetti del week end lungo”, ovvero per quei dipendenti pubblici che in occasione soprattutto di festività ravvicinate e dunque di fronte alla ipotesi di un week end lungo, con abilità e furbizia riescono ad elaborare sapienti strategie per procurarsi vacanze, con assenze dal lavoro di diversi giorni;

– Introduzione dell’inglese come parametro di valutazione nei concorsi pubblici;

– Cambia il sistema delle visite fiscali di controllo con l’introduzione di un polo unico della medicina fiscale in capo all’Inps (e non più alle Asl) che fino ad oggi ha operato soltanto per le visite ai dipendenti privati.

– Riviste anche le fasce orarie per le visite fiscali che, a partire dal primo settembre, potranno essere eseguite agli stessi orari previsti per il settore privato e potranno essere richieste d’ufficio dall’inps o a questa su richiesta dell’amministrazione.

Attualmente, infatti, mentre la disponibilità per i lavoratori privati è stata pari a 4 ore, per i dipendenti pubblici è stata pari a 7 ore.

La Riforma Madia ha allineato dunque gli orari di reperibilità nel pubblico e nel privato, stabilendo una fascia oraria uguale per tutti, per garantire un maggior numero di controlli.

Infine, il medico fiscale potrà effettuare i controlli anche tre volte nell’arco di uno stesso periodo di malattia.

– Spariscono le classificazioni (fasce di merito) introdotte dalla Legge Brunetta per l’assegnazione dei premi di produttività.

Viene affidata alla contrattazione collettiva l’individuazione dei criteri e delle risorse per la distribuzione dei premi di produttività, in questo modo introducendo un sistema che differenzi gli statali in base ai meriti specifici.

Ogni amministrazione pubblica potrà, inoltre, attribuire un bonus annuale al quale potrà concorrere il personale, dirigenziale e non, cui è attribuita una valutazione di eccellenza.

– Rinnovo contratti statali bloccati da otto anni.

Riforma del pubblico impiego: la stabilizzazione dei precari storici

La Riforma Madia affronta anche una questione particolarmente sentita da quelli che possono considerarsi i “precari storici” della pubblica amministrazione, attraverso la previsione di un piano straordinario di assunzione, attraverso concorsi interni.

Con i decreti legislativi approvati, infatti, si dà il via libera alle assunzioni ‘extra’ per la stabilizzazione dei precari storici, ed anche per quanti abbiano prestato servizio in amministrazioni diverse da quella presso la quale verrebbero assunti a tempo indeterminato, a condizione che:

– abbiano maturato almeno tre anni di lavoro (anche non continuativo) negli ultimi otto anni (anche in diverse amministrazioni). Possibile cumulo dunque degli anni di servizio;

– abbiano maturato i requisiti fino al 31 dicembre 2017.

In questo modo dovrebbero essere stabilizzati circa 50mila precari e dovrebbero scomparire i co.co.co.


Salvis Juribus – Rivista di informazione giuridica
Direttore responsabile Avv. Giacomo Romano
Listed in ROAD, con patrocinio UNESCO
Copyrights © 2015 - ISSN 2464-9775
Ufficio Redazione: redazione@salvisjuribus.it
Ufficio Risorse Umane: recruitment@salvisjuribus.it
Ufficio Commerciale: info@salvisjuribus.it
***
Metti una stella e seguici anche su Google News
The following two tabs change content below.
Ha conseguito la Laurea Magistrale in Giurisprudenza presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Palermo discutendo una tesi sperimentale in Diritto Penale Tributario e ha ottenuto il Diploma di Specializzazione in Professioni Legali preso la medesima Università. Al termine del percorso post laurea ha svolto un tirocinio presso gli Uffici della Procura delle Repubblica presso il Tribunale di Palermo, ha conseguito un Diploma in Diritto Tributario Europeo ed Internazionale, ha frequentato un corso telematico in Diritto Penale Internazionale organizzato dalla School of Law della Case Western Reserve University di Cleveland, in Ohio (USA) e ha inoltre frequentato il Master biennale in Difensore Tributario organizzato dall’Unione Nazionale delle Camere degli Avvocati Tributaristi. Negli anni ha maturato una specifica competenza in tema di Diritto internazionale, Diritto immobiliare Diritto tributario, Diritto dell’Immigrazione, nonché in tema di reati fiscali ed reati economici. Approfondito il settore dell'assistenza alle imprese e specificamente dell’auto-imprenditorialità (valido strumento per la creazione di opportunità professionali giovanili), fornisce specifica assistenza in tema di Start-up, Start-up innovative ed internazionalizzazione delle PMI, in stretta correlazione con la nuova normativa italiana in tema di microcredito e mentoring. Di lingua madre italiana, parla fluentemente la lingua inglese e conosce la lingua francese.

Latest posts by Gioia Arnone (see all)

Articoli inerenti