Esame Avvocato 2021: dieci consigli per affrontare l’orale

Esame Avvocato 2021: dieci consigli per affrontare l’orale

Nel 2021, l’esame di abilitazione all’esercizio della professione forense si svolgerà con modalità inedite, tenendo opportunamente conto delle limitazioni causate dalla pandemia attualmente in essere.

Il coronavirus ha imposto, infatti, un profondo ripensamento delle modalità di esecuzione dell’esame portando il Ministro della Giustizia, Marta Cartabia, a prediligere la soluzione di due prove orali (cd. orale rafforzato), eliminando le tre prove scritte che, fino al 2019, costituivano la prima fase dell’esame per il conseguimento del titolo di Avvocato.

Il Ministro, in un suo recente intervento, ha chiarito come sia indispensabile contenere i contagi da covid-19 ma anche come sia altrettanto fondamentale garantire ai candidati la possibilità di sostenere l’esame per cui hanno studiato nell’ultimo anno e non bloccare le loro carriere e il loro futuro.

Lo scopo di questo articolo è quindi quello di dare dieci consigli agli aspiranti Avvocati per la gestione della prima prova del nuovo esame di stato:

1. È preliminare osservare che senza uno studio accurato del diritto civile, di quello penale e di quello amministrativo, nonché dei diritti processuali ad essi collegati sarà molto difficile per il candidato riuscire a risolvere le questioni di diritto proposte dalla Commissione.

2. I codici commentati sono sicuramente utili per completare lo sviluppo della discussione ma non ci si può affidare esclusivamente ad essi: la dottrina e la giurisprudenza più significative degli istituti sostanziali più importanti sono da studiare e da rielaborare criticamente con grande attenzione e calma.

3. A questo proposito si consiglia di integrare lo studio dei manuali “canonici” con quello riguardante i maggiori contrasti giurisprudenziali di diritto civile, penale e amministrativo.

4. Non solo è fondamentale conoscere le sentenze delle Sezioni Unite più importanti degli ultimi anni ma, sarebbe opportuno, essere anche a conoscenza della giurisprudenza delle Corti europee come la CEDU e la Corte di Giustizia, dato che il diritto dell’Unione Europea è da molti anni ufficialmente entrato a far parte delle fonti di tutti i diritti degli Stati membri.

5. La prima prova prevede due fasi: nei primi trenta minuti, il candidato, dopo aver scelto la materia tra le tre buste e il quesito tra le tre buste riguardanti la materia, procederà all’esame preliminare del caso proposto dalla Commissione con il supporto dei codici commentati mentre nei successivi trenta minuti svolgerà la sua discussione. Sono tempi assai brevi per cui occorre un esercizio continuo e costante per riuscire ad impostare una disamina adeguata e dimostrare alla Commissione la padronanza del caso in questione.

6. Si consiglia di non abbandonare nessuna delle tre materie durante la preparazione poiché le due scartate in sede di prima prova saranno oggetto di seconda prova.

7. Lo schema concettuale che dovrebbe guidare l’esposizione del caso proposto dalla Commissione dovrebbe contenere un’introduzione in cui si sottolineano le problematiche della vicenda, seguita da una disamina degli istituti sottesi al caso concreto, dalla dottrina e dalla giurisprudenza più significative e, infine, dalle conclusioni con eventuali spunti di problematicità ancora aperte e riflessioni in merito.

8. Ogni affermazione del candidato non potrà risultare indeterminata o vaga ma dovrà essere tassativamente ancorata al dettato normativo e alla giurisprudenza italiana o europea in merito.

9. La conoscenza dei diritti processuali collegati a quelli sostanziali fa sempre la differenza: citare, ad esempio, istituti di diritto processuale penale collegati al caso di diritto penale preso in esame dimostra alla Commissione la padronanza dei due aspetti dell’esame di abilitazione che, prima del covid-19, erano valutati nel parere e nell’atto.

10. È fondamentale, conclusivamente, un uso fluente nella grammatica italiana in quanto le Commissioni hanno, con costanza, riscontrato, negli anni passati, una carenza in questo senso negli elaborati degli aspiranti Avvocati.

In bocca al lupo a tutti!


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Avv. Tullio Facciolini

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