ANAC e PCP: ulteriore proroga per affidamenti fino a 5.000 euro
Sommario: 1. Introduzione – 2. La proroga utilizzo PCP fino al 31 dicembre 2024 – 3. La proroga utilizzo PCP fino al 30 giugno 2025 – 4. L’ulteriore proroga di utilizzo PCP
1. Introduzione
A partire dal 1° gennaio 2024, è entrata in vigore la disciplina relativa alla digitalizzazione dell’intero ciclo dei contratti pubblici, come previsto dal Libro I, Parte II del Codice dei contratti pubblici, Decreto Legislativo 31 marzo 2023, n. 36. Le disposizioni in questione obbligano le stazioni appaltanti e gli enti concedenti a utilizzare le piattaforme di approvvigionamento digitale certificate (PAD) per gli affidamenti e l’esecuzione dei contratti pubblici. Il Codice dei contratti pubblici non prevede eccezioni o esenzioni rispetto all’applicazione delle norme sulla digitalizzazione, né in relazione a specifiche tipologie di affidamenti né a determinate soglie di importo. Pertanto, le nuove disposizioni rappresentano una vera e propria rivoluzione nel settore della contrattualistica pubblica che, una volta superata la fase iniziale di adeguamento, porterà significativi vantaggi in termini di semplificazione, razionalizzazione e velocizzazione delle procedure, con un apprezzabile risparmio di tempo e costi.
In questo contesto, per agevolare l’adeguamento al digitale, l’Autorità Nazionale Anticorruzione, con un comunicato del 10 gennaio 2024, ha ritenuto opportuno consentire, al fine di evitare rallentamenti nelle procedure di affidamento, l’utilizzo dell’interfaccia web della piattaforma dei contratti pubblici (PCP), per gli affidamenti di importo inferiore ai 5.000 euro, al netto dell’IVA, fino al 30 settembre 2024. Questo strumento rappresenta una modalità supplementare che può essere adottata in caso di difficoltà o impossibilità di ricorrere alle PAD durante il primo periodo di attuazione della digitalizzazione.
2. La proroga utilizzo PCP fino al 31 dicembre 2024
Nel contesto sopra delineato, e in considerazione del processo di digitalizzazione in corso, nonché al fine di facilitarne il completamento, l’Autorità Nazionale Anticorruzione, con il comunicato del 28 giugno 2024, ha disposto la proroga fino al 31 dicembre 2024 della possibilità di avvalersi dell’interfaccia web messa a disposizione dalla piattaforma PCP, quale modalità suppletiva. Nel suddetto comunicato, si precisa che l’utilizzo della piattaforma PCP è ammesso in caso di impossibilità o difficoltà nell’utilizzo delle piattaforme di approvvigionamento digitale (PAD). Conseguentemente, con tale provvedimento vengono prorogati alcuni degli adempimenti previsti dalla delibera n. 582 del 10 gennaio 2024. La prosecuzione dei servizi offerti dall’Autorità è stata ritenuta fondamentale per supportare e completare il processo di digitalizzazione, in particolare per quanto riguarda specifiche procedure e affidamenti di importo ridotto.
3. La proroga utilizzo PCP fino al 30 giugno 2025
Il Consiglio dell’Anac, sempre in riferimento alle casistiche di impossibilità o difficoltà di ricorso alle piattaforme di approvvigionamento digitale, ha deliberato un’ulteriore proroga fino al 30 giugno 2025 per l’utilizzo dell’interfaccia web messa a disposizione dalla Piattaforma per i contratti pubblici dell’Autorità. Si richiama quindi sempre la possibilità di avvalersi dell’interfaccia web messa a disposizione dalla piattaforma PCP, quale modalità suppletiva.
La proroga si estende anche all’adesione a contratti di accordo quadro e convenzioni, per i quali i bandi siano stati pubblicati entro il 31 dicembre 2023, indipendentemente dalla presenza di un confronto competitivo successivo, nonché agli accordi quadro e alle convenzioni pubblicati dal 1° gennaio 2024. Inoltre, la proroga riguarda anche le ripetizioni di lavori o servizi analoghi relativi a procedure indette prima del 31 dicembre 2023, oltre agli affidamenti in house.
La suddetta decisione è stata adottata con Comunicato del Presidente, deliberato nel Consiglio del 18 dicembre 2024. È altresì confermata la facoltà, per le stazioni appaltanti e gli enti concedenti, di avvalersi dell’interfaccia web della Piattaforma dei Contratti Pubblici per l’acquisizione del Codice Identificativo di Gara (CIG), per tutte le fattispecie che prevedono l’utilizzo della scheda P5, inclusi i casi di acquisizione del CIG ai soli fini della tracciabilità dei flussi finanziari.
4. L’ulteriore proroga di utilizzo PCP
Con provvedimento approvato dal Consiglio dell’Autorità Nazionale Anticorruzione in data 18 giugno 2025, è stata disposta la proroga della possibilità, per le stazioni appaltanti e gli enti concedenti, di avvalersi dell’interfaccia web messa a disposizione dalla Piattaforma dei Contratti Pubblici (PCP) dell’Autorità stessa per la gestione degli affidamenti diretti di importo inferiore a euro 5.000. La decisione, assunta in considerazione delle persistenti difficoltà operative riscontrate da numerosi soggetti obbligati, in particolare da istituti scolastici, comuni di ridotte dimensioni ed enti pubblici privi di strutture digitali adeguate, è finalizzata a garantire la continuità dell’azione amministrativa e l’effettivo assolvimento delle funzioni demandate dalla normativa vigente, ivi inclusi gli obblighi in materia di pubblicità e trasparenza.
Come noto, a decorrere dal 1° gennaio 2024 hanno acquisito efficacia le disposizioni introdotte dal nuovo Codice dei Contratti Pubblici di cui al D.lgs. 31 marzo 2023, n. 36, in tema di digitalizzazione delle procedure di affidamento. In attuazione dell’art. 25 del medesimo Codice, le stazioni appaltanti e gli enti concedenti sono tenuti a utilizzare esclusivamente le piattaforme di approvvigionamento digitale (PAD) certificate per lo svolgimento delle attività contrattuali, nel rispetto dell’architettura dell’ecosistema nazionale dei contratti pubblici.
In sede di comunicazione istituzionale, il Presidente dell’ANAC, Avv. Giuseppe Busìa, ha evidenziato come il provvedimento in esame rappresenti una risposta concreta alle istanze provenienti da numerose amministrazioni, in particolare da comuni di piccole dimensioni e dall’ANCI, che hanno sollecitato la proroga dell’utilizzo in via transitoria della piattaforma web dell’Autorità, in ragione delle difficoltà incontrate nell’accesso e nell’utilizzo delle PAD per i micro-affidamenti. Il Presidente ha altresì richiamato le piattaforme certificate a porre in essere ogni misura utile a semplificare i processi digitali di affidamento, in conformità alle regole tecniche dettate dal Codice e al loro aggiornamento in corso, precisando che l’Autorità si riserva di monitorare l’efficacia delle misure adottate e di valutare, sulla base degli esiti riscontrati, la definitiva dismissione della scheda semplificata utilizzabile tramite la PCP web.
Si rammenta che la deroga in parola ha trovato iniziale fondamento nel Comunicato del Presidente del 10 gennaio 2024, ed è stata oggetto di successive proroghe, da ultimo fino al 30 giugno 2025 con Comunicato del 28 dicembre 2024. La misura si è rivelata particolarmente utile per le stazioni appaltanti di ridotte dimensioni, le quali hanno potuto beneficiare, in fase transitoria, della possibilità di trasmettere i dati degli affidamenti direttamente attraverso l’interfaccia ANAC, in attesa del pieno funzionamento e della completa accessibilità delle piattaforme certificate di e-procurement.
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Dott. Armando Pellegrino
Elevata Professionalità (EP)
Armando Pellegrino, classe ’93 (agosto), è dipendente pubblico di ruolo dal 01.06.2017. Dal 01.10.2021 è funzionario e dal 22.04.2024 è inquadrato nell’Area delle Elevate Professionalità (quarta area EP). Si occupa principalmente di appalti, anche come Rup, e contabilità. Attualmente è Dottorando di ricerca in diritto pubblico, curriculum diritto amministrativo (vincitore del concorso di ammissione al XL ciclo di n. 2 corsi di dottorato di ricerca, il primo in Economia Aziendale, il secondo in Diritto Pubblico, presso due università diverse).
Laureato magistrale, con lode, in (1) Scienze delle Pubbliche Amministrazioni, (2) Economia Aziendale e (3) Giurisprudenza, è inoltre in possesso di vari titoli di master (5) aventi ad oggetto la pubblica amministrazione. Autore di pubblicazioni giuridiche (c.a. 130) per varie riviste scientifiche, anche di fascia A.