Il RUP nel nuovo Codice dei Contratti Pubblici

Il RUP nel nuovo Codice dei Contratti Pubblici

Il RUP, nel Nuovo Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. n. 36 del 31 marzo 2023), inalterato nell’acronimo ma cambia nome e identità; da Responsabile Unico Procedimento a Responsabile Unico Progetto.

L’Art. 15 del D.Lgs. n. 36 del 31 marzo 2023, C.d. Nuovo Codice dei Contratti, definisce il nuovo RUP, la contestuale nomina, requisiti, competenze, funzioni, obblighi ecc. La rideterminazione della figura del RUP che diventa un responsabile “di progetto” (o di “intervento”) e non di “procedimento” 1, in riferimento alla particolarità della normativa dei Contratti Pubblici, scostandosi così totalmente dal Responsabile del Procedimento di cui alla L. 241/1990.

Nella nuova disciplina dei Contratti Pubblici, permane l’obbligo nella nomina del RUP, individuato in una persona fisica (non come ufficio), per ogni intervento pubblico sin dall’atto di avvio. L’evoluzione della normativa è contenuta nell’Allegato I.2 del Nuovo Codice dei Contratti, che superando e sostituendo le Linee guida ANAC n. 3/2016, riformula le funzioni del RUP relativamente al dettame contenuto nell’Art. 15 comma 5 del D.Lgs. 31 marzo 2023 n. 36.

Il passaggio ulteriore riguarda la possibilità per le stazioni appaltanti di nominare un responsabile per le fasi di programmazione, progettazione ed esecuzione e un responsabile per la fase di affidamento (…). Tale dettato ha avuto principio nella sentenza della Corte Costituzionale n. 166 del 20192, ora stabilito nella Relazione Illustrativa al Nuovo Codice dei Contratti, la quale esclude l’ipotesi di un contrasto con il principio di responsabilità unica del R.U.P., posto dall’art. 31, c. 1 del d. lgs. n. 50 del 2016.

 

 

 

 

 


[1] Relazione agli articoli e agli allegati [del D.Lgs. n. 36 del 31 marzo 2023], Consiglio di Stato, 7 dicembre 2022;
[2] Corte Cost., 9 luglio 2019 n.166. Rif. All’art. 34 Legge Regionale Sardegna n. 8 del 13 marzo 2018.

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