L’intelligenza artificiale al servizio dei sistemi giuridici

L’intelligenza artificiale al servizio dei sistemi giuridici

L’Arabia Saudita introduce il dispositivo di traduzione potenziato ”Turjman”

di Michele Di Salvo

In un’iniziativa volta a migliorare l’efficienza e l’equità del sistema giudiziario, l’Arabia Saudita abbatte le barriere linguistiche ed introduce un dispositivo di traduzione potenziato dall’Intelligenza Artificiale, denominato “Turjman”.

Il National Center for Artificial Intelligence (NCAI) – SDAIA svolge un ruolo fondamentale riguardo le iniziative sull’IA in Arabia Saudita, supervisionando la gestione dei dati, la definizione delle politiche, le piattaforme di dati e lo sviluppo e l’adozione di soluzioni dell’IA. NCAI, come divisione di SDAIA, invece, si concentra sulla ricerca, lo sviluppo e l’implementazione di soluzioni dell’ IA in tutto il Regno.

L’obiettivo principale è responsabilizzarsi per l’innovazione e l’adozione dell’IA nei servizi governativi, sviluppando soluzioni sensibili a livello locale, adattate alla cultura, alle usanze ed alle esigenze saudite.

Gli avanzamenti nel campo dell’Intelligenza Artificiale hanno reso possibile lo sviluppo di strumenti di traduzione sempre più sofisticati, in grado di comprendere e di tradurre sia contesti complessi che una specifica terminologia legale.

Strumenti che hanno il potenziale obbiettivo di ridurre significativamente le barriere linguistiche nel sistema giudiziario, consentendo un accesso più equo alla giustizia indipendentemente dalla loro lingua madre.

L’introduzione del dispositivo di traduzione avanzata, noto come Turjman, è progettato per fornire traduzioni istantanee ed accurate in 142 lingue, facilitando la comunicazione tra avvocati, giudici, testimoni e altre parti coinvolte.

Questi strumenti possono contribuire ad una rapida risoluzione delle controversie e ad una maggiore trasparenza nel processo giuridico. Ovviamente l’utilizzo di tali dispositivi, deve essere integrato con altre misure, per garantire un’equa amministrazione ed applicazione della giustizia. Ad esempio, è essenziale garantire la qualità e l’accuratezza delle traduzioni fornite dal dispositivo e garantire che tutte le parti coinvolte abbiano accesso ad un’assistenza legale adeguata nella propria lingua madre.

Il sistema legale in Arabia Saudita è basato principalmente sulla legge islamica o Sharia.

Le Corti saudite si occupano di una vasta gamma di questioni legali, che vanno dalle controversie civili e commerciali ai crimini penali.

In un contesto così diversificato, la comunicazione efficace tra tutte le parti coinvolte è essenziale per garantire un giusto processo. Fondamentale, pertanto, è comprendere il ruolo e l’importanza dei servizi di traduzione, specialmente considerando la diversità linguistica e culturale all’interno del paese.

Nonostante l’arabo sia la lingua ufficiale del Paese, esistono diverse comunità linguistiche all’interno del Regno che potrebbero avere difficoltà a comprendere o comunicare in arabo. Questo può portare a malintesi, errori di comunicazione e potenziali ingiustizie nel processo legale. Inoltre, con un numero crescente di stranieri che lavorano e risiedono in Arabia Saudita, la necessità di servizi di traduzione efficaci è diventata sempre più evidente: la mancanza di comprensione linguistica può ostacolare l’accesso alla giustizia per queste comunità, mettendone a rischio i loro diritti e la loro equità processuale. Ma è anche evidente che questa esigenza è stata resa possibile e prioritaria da necessità economiche, ovvero rendere attrattivo il paese agli investimenti stranieri, e per farlo offrire strumenti di maggior tutela.

Turjman non rappresenta il primo strumento di traduzione avanzato ad essere utilizzato nel contesto del sistema giuridico saudita, né è stato il primo nel suo genere ad essere implementato a tal fine.

L’iniziativa del governo saudita di concedere licenze a tre studi legali stranieri, per operare nel Regno, ha rappresentato un passo significativo verso lo sviluppo del settore della giustizia e l’anticipazione delle tecnologie e dell’Intelligenza Artificiale nei tribunali.

Alla Conferenza internazionale sulla giustizia a Riyadh (marzo 2023) il ministro della Giustizia saudita, Dr. Walid Al-Samaani, ha evidenziato il successo dell’esperienza legale digitale del Regno, con milioni di sessioni video documentate e verdetti emessi da vari tribunali, sottolineando come la trasformazione digitale non riguardi solo l’aggiornamento delle infrastrutture, ma influisce direttamente sulle procedure e sulla trasparenza del sistema giudiziario.

Lo scopo primario non è solo il miglioramento dell’efficienza delle procedure, ma anche l’aumento del loro livello di digitalizzazione, così da contribuire, complessivamente, alla creazione di una maggiore attività giudiziaria.

Turjman (dall’arabo, “traduttore” o “interprete”) è un dispositivo di traduzione all’avanguardia progettato per superare le sfide linguistiche che si presentano nel contesto legale saudita.

Sfruttando tecnologie sofisticate di Intelligenza Artificiale, esso fornisce traduzioni istantanee e, di base, precise in una vasta gamma di lingue.

Una delle sue caratteristiche distintive è la capacità di tradurre dichiarazioni e conversazioni in tempo reale.

Attraverso l’utilizzo di algoritmi sofisticati di riconoscimento vocale e traduzione automatica, il dispositivo è in grado di interpretare e tradurre il linguaggio parlato con un livello di precisione senza precedenti.

Ciò non solo accelera il processo legale, ma contribuisce anche a garantire una piena comprensione delle informazioni trasmesse durante udienze o deposizioni da parte di tutte le parti coinvolte.

Turjman è stato progettato per essere altamente versatile ed adattabile, in grado di gestire una vasta gamma di contesti legali, dalle udienze in tribunale alle negoziazioni legali. Fornisce traduzioni affidabili in qualsiasi situazione, consentendo agli utenti di interagire con il dispositivo facilmente, attraverso un’interfaccia intuitiva ed user-friendly, anche senza competenze tecniche avanzate.

Nella stessa conferenza il Ministro dell’Istruzione Superiore e Ricerca Scientifica, Al Mojeb, ha sottolineato l’importanza dell’utilizzo di tecnologie avanzate e sistemi di IA nel contesto del dispositivo Turjman, con l’obiettivo principale di agevolare i servizi offerti ‒ anche e soprattutto ‒ai pellegrini stranieri. Ha chiarito che questo progetto mira a garantire sia la tutela dei loro diritti che la promozione della giustizia accelerata, ovvero è stato enfatizzato che la gestione di un caso tramite questo sistema non dovrebbe richiedere più di un’ora.

L’impiego di tecnologie avanzate nel dispositivo Turjman non solo mira a semplificare la comunicazione multilingue, ma anche a garantire la precisione e l’affidabilità delle traduzioni in un contesto così delicato come quello legale.

L’utilizzo di tale dispositivo comporta ‒ certamente ‒ una serie di benefici significativi, quali un equo accesso alla giustizia, come sopradetto, una riduzione delle tempistiche e l’aumento dell’efficienza, poiché si consente una gestione più rapida dei casi ed una riduzione del carico di lavoro amministrativo per i tribunali e gli avvocati e la promozione della diversità linguistica.

Inoltre deve essere in grado di adattarsi alle diverse sfumature linguistiche e culturali presenti dentro e fuori del contesto legale saudita.

Nonostante i numerosi vantaggi, l’utilizzo del Turjman, come principale risorsa, può anche presentare alcune sfide e limitazioni che devono essere prese in considerazione.

Come con qualsiasi tecnologia basata sull’IA, la sua affidabilità dipende dalla precisione e dall’efficacia dei suoi algoritmi di traduzione.

È essenziale garantire che il dispositivo sia sottoposto a rigorosi test e revisioni, poiché può essere utilizzato per tradurre informazioni sensibili e riservate durante i procedimenti legali. È fondamentale garantire che i dati siano protetti.

È probabile che l’uso dei dispositivi di traduzione potenziati dall’IA diventi sempre più diffuso nel contesto legale, non solo in Arabia Saudita, ma in tutto il mondo.

Con i continui progressi tecnologici ed una maggiore consapevolezza delle sfide linguistiche nel sistema legale, ci si può aspettare che tali dispositivi diventino uno strumento essenziale.

Pertanto è essenziale sviluppare regolamenti e linee guida appropriate per garantire l’efficacia e l’affidabilità di tali dispositivi nel contesto legale, continuando ad investire nella formazione del personale legale sull’uso di queste tecnologie e sull’interpretazione corretta delle traduzioni fornite, al fine di massimizzare i benefici offerti dal Turjman e da altri dispositivi simili nel futuro.


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