Il potere disciplinare della pubblica amministrazione dopo la riforma Madia

Il potere disciplinare della pubblica amministrazione dopo la riforma Madia

Il potere disciplinare della pubblica amministrazione dopo la riforma Madia

(clicca sul titolo per scaricare la tesi)

a cura di Giuseppe Capone

La materia disciplinare nel pubblico impiego è spesso sotto i riflettori dell’opinione pubblica. Ciò ha portato a vari interventi legislativi: nel 2009 con il D.lgs. N.150/2009 riforma Brunetta, più recentemente con la legge 124/2015 (Legge Madia), che prevede all’art. 17 comma 1, la lettera s) “l’introduzione di norme in materia di responsabilità disciplinare dei pubblici dipendenti finalizzate a rendere concreto e certo nei tempi di espletamento e di conclusione l’esercizio dell’azione disciplinare”.

Successivamente all’emanazione della legge delega N.124/2015, alcuni gravi episodi di assenteismo in alcune amministrazioni pubbliche, che hanno avuto ampio eco sulla stampa, hanno spinto il Governo ad emanare il D.lgs. 116/2016, modifiche all’articolo 55-quater del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ai sensi dell’articolo 17, comma 1, lettera s),  della legge  7  agosto  2015,  n.  124, in   materia   di   licenziamento disciplinare della legge 7 agosto 2015, n.  124, in   materia   di   licenziamento disciplinare, con una evidente valenza anticipatoria, rispetto all’attuazione più ampia e completa della delega.

Nelle more di eventuali ulteriori modifiche legislative, con questo lavoro, si intende, da un lato, dare conto delle novità introdotte dal citato D.lgs. n. 116/2016 e delle problematiche relative al raccordo dello stesso con il resto della normativa in materia; dall’altro, fornire una rassegna delle principali sentenze della Corte di Cassazione, intervenute sulla materia disciplinare nel biennio 2015/2016.

La ricognizione delle suddette sentenze, oltre a dimostrare l’esistenza di un contenzioso diffuso ed effettivo sul sistema disciplinare pubblico elemento non sempre adeguatamente apprezzato e valutato e a rivestire, quindi, una valenza informativa e conoscitiva, si propone anche di offrire uno strumento operativo e di supporto, utile alle amministrazioni pubbliche nella propria attività di gestione ed amministrazione del personale, nell’ottica della conforme applicazione delle norme in materia disciplinare.


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Giuseppe Capone

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