Vaccinazioni: da consigliate a obbligatorie

Vaccinazioni: da consigliate a obbligatorie

La questione dei vaccini è da sempre molto controversa.

Da una parte i favorevoli, i quali sostengono che le vaccinazioni costituiscono un dovere morale del singolo nei confronti della comunità e che le stesse hanno debellato numerose malattie; dall’altra coloro che nutrono forti dubbi sull’efficacia dei vaccini e sulla loro sicurezza.

Nonostante gli scontri e le discussioni, dall’inizio dell’anno 2017 si è verificato un forte incremento dei casi di morbillo, attribuito principalmente al calo delle vaccinazioni.

Infatti, secondo quanto riportato dal nono numero del bollettino settimanale prodotto dall’Istituto Superiore della Sanità, in collaborazione con il Ministero della Salute, dall’inizio dell’anno al 21.05. 2017 si sono verificati 2581 casi di morbillo. L’89% dei casi era non vaccinato e il 7% ha ricevuto solo una dose di vaccino. Spesso si sono verificati complicanze e ricoveri piuttosto gravi.

Tutto ciò ha reso obbligatoria la necessità di elaborare ed applicare un nuovo piano vaccini.

Così, il 19.05.2017, il Governo ha varato un decreto legge, le cui misure entreranno in vigore a partire dal prossimo anno scolastico.

Tale decreto prevede quanto segue:

  • Innanzitutto, alle precedenti 4 vaccinazioni già obbligatorie (antidifterica; antitetanica; antipoliomelitica; antiepatite virale B) se ne sono aggiunte altre 8, precedentemente solo consigliate, ovvero antipertosse, anti Haemophilus influenzae di tipo B, antimorbillo, antiparotite, antirosolia, antivaricella, antimeningiococco B, antimengicocco C;

  • I bambini da 0 a 6 anni, per poter essere iscritti all’asilo nido e alla scuola materna dovranno essere sottoposti alle suddette vaccinazioni, altrimenti non si potrà proseguire con l’iscrizione;

  • Anche per coloro che frequentano la scuola dell’obbligo le vaccinazioni e i richiami sono obbligatori, ma in questo caso il fatto di non essere in regola non impedirà l’iscrizione a scuola. L’istituto dovrà, però, segnalare il fatto all’azienda sanitaria che dovrà invitare i genitori a mettersi in regola. Se il dirigente scolastico non provvede alla segnalazione incorrerà nel reato di omissione di atti d’ufficio; se i genitori non vaccineranno i figli, nonostante il richiamo, incorreranno in una sanzione amministrativa pecuniaria da € 500,00 ad € 7.500,00. Non solo. Il genitore che non adempie agli obblighi relativi alle vaccinazioni, verrà segnalato dall’ASL al Tribunale per i Minorenni, rischiando la sospensione dalla responsabilità genitoriale.

Insomma, mentre in precedenza alcuni vaccini erano solo consigliati, tanto da non prevedere alcuna sanzione in caso di mancata vaccinazione, ora gli stessi sono divenuti obbligatori, per cui il Governo dovrà effettuare controlli più elevati e i genitori saranno sottoposti a provvedimenti importanti in caso mancata osservazione delle nuove indicazioni contenute nel decreto legge.


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