Usura e criminalità. Fenomeno disumano e anticristiano

Usura e criminalità. Fenomeno disumano e anticristiano

Giornate per la legalità organizzata dall’Ordine Francescano Secolare (OFS) di Afragola in collaborazione con le associazioni territoriali

Il 18 maggio scorso è stato organizzato un interessante convegno sul tema dell’usura. L’incontro che ha riscosso una notevole partecipazione è stato organizzato dall’Ordine Francescano Secolare di Afragola (OFS), ordine secolare e laicale, insieme alla comunità dei frati minori di S. Antonio di Afragola e le associazioni di volontariato presenti sul territorio.

L’evento è stato anche patrocinato dalla rivista Salvis Juribus.

Il convegno ha avuto come sfondo la suggestiva location del chiostro conventuale di Afragola, arricchita anche dalla presenza di illustre personalità. Erano presenti Sua Ecc.za Mons. Francesco Beneduce Vescovo Ausiliare di Napoli, il Sig. Sindaco di Afragola Prof. Antonio Pannone ed il Comandante dell’Arma dei Carabinieri di Afragola.

Di rilievo non potevano non essere i relatori. In primis la dott.ssa Maria Antonietta Troncone Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord, il dott. Luigi Cuomo Presidente di Sos Impresa Rete per la Legalità e Padre Salvatore Vilardi (OFM) definitore provinciale ed esperto di storia del francescanesimo. L’incontro è stato moderato da Carmine Tufano, Ministro locale dell’OFS di Afragola.

La dott.ssa Troncone ha affrontato la tematica del reato di usura, mediante un’analisi della realtà dell’area Napoli Nord. L’usura può avere diverse sfaccettature, ha esordito il procuratore; vi è un’usura di vicinato praticabile tra conoscenti, un’usura degli esercenti attività commerciali, che è la più frequente e che può portare ad effetti devastanti come il fallimento dell’attività o l’acquisizione del patrimonio dell’attività usurata.

Il magistrato ha sottolineato, altresì, il dato importante concernente la vittima del reato, che, in un momento iniziale, non ha contezza della gravità della situazione in cui sta precipitando. Successivamente, accade, attraverso un processo graduale, che l’usurato vede aumentare a dismisura gli interessi inizialmente pattuiti, tanto da giungere a situazioni estreme.

Infatti, il punto fondamentale della forza dell’usura è proprio la situazione di vulnerabilità della vittima. Quest’ultima, ha sottolineato il procuratore, vive uno stato soggettivo di sudditanza rispetto all’usuraio ed è proprio la soggezione della vittima che la porta ad avere difficoltà nell’esternare il problema ed a chiudersi in se stessa.

L’unico modo efficace per aiutare le vittime è quello di condurle verso una fase di emersione, tramite il supporto fornito da apposite strutture (come le associazioni), che possano poi aiutarli nel rivolgersi alle forze dell’ordine e successivamente alla magistratura competente.

Un altro dato che il procuratore ha evidenziato riguarda il dato per il quale l’usura è un reato sottostimato e sottovalutato. Anzi, i casi denunciati presso l’ufficio competente sono una cifra molto minore rispetto a quelli realmente presenti sul territorio.

Tutto ciò – ha concluso la dottoressa – non deve indurci a non aver fiducia nella risposta dello Stato e delle istituzioni. Infatti, lo Stato non lascia la vittima priva di tutela, ma al contrario la ristora, intervenendo con diversi strumenti alla sottrazione dell’ingiusto profitto ottenuto tramite la commissione di tale reato (sequestro, confisca).

Il dott. Luigi Cuomo, invece, ha sottolineato la forte correlazione che esiste tra usura ed organizzazioni criminali; anzi, oggi l’usura è divenuta una longa manus dei malavitosi, uno strumento per rafforzare le loro organizzazioni. Accade che, molto spesso, gli usurai sono amici delle famiglie clan dei territori e, magari, pagano anche il pizzo ai malavitosi per esercitare la “professione usuraria”.

Lo stesso relatore non ha mancato di concentrare la sua attenzione sulle vittime dei reati di usura, soggetti “incapaci” di fronte ai loro carnefici che con l’inganno si fingono amici fino a ridurli allo stremo. Una volta giunti al capolinea, le vittime hanno solo due vie d’uscita: la denuncia o il suicidio.

Il dott. Cuomo ha pure esortato ad avere fiducia nello Stato, che interviene con misure ristorative verso le vittime, come la sospensione delle imposte per tre anni, la sospensione di azioni esecutive, la possibilità di accesso ad un Fondo solidale appositamente costituito. Tra l’altro, la Regione Campania è la più alta tra le Regioni nel numero di richieste di solidarietà.

Un ulteriore elemento di prevenzione è l’educazione alla legalità nelle scuole che, purtroppo, al giorno d’oggi è ancora carente e che se realmente attuata riuscirebbe ad evitare il dilagarsi di questa deplorevole pratica criminosa.

Infine ha preso la parola Padre Salvatore Vilardi (OFM) che ha tratteggiato in linee generali la posizione della Chiesa e dell’Ordine francescano rispetto al fenomeno dell’usura. La Chiesa è stata e deve essere sensibile a tale problematica, perché essa è il luogo di formazione della coscienza. Nell’analizzare il fenomeno dell’usura nell’epoca di S. Francesco e di S. Antonio. S. Francesco è l’emblema dell’anti-ricchezza, ed in un passo della Regola non Bollata vieta ai frati l’uso del denaro, se non nel caso in cui esso possa servire alla cura dei frati infermi.

Ma soprattutto Antonio da Padova è stato il Santo che ha combattuto contro l’usura che ai quei tempi era molto praticata a Firenze ed a Padova. Nei suoi “Sermones” usa parole di forte denuncia verso gli strozzini che succhiano il sangue della povera gente. Lo stesso Santo, infatti, si prodigò affinché nella città di Padova fosse abrogata una legge che puniva con la reclusione chi non riuscisse a pagare i propri debiti.

L’esempio di questi uomini, ha concluso il presule, deve smuovere la coscienza di tutti per creare una rete di solidarietà tra Chiesa e società civile e per impedire l’emersione di deserti individuali e sociali.


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Giuseppe Di Micco

Formazione Giuseppe Di Micco (1986), Avvocato e Ph.D. Ha conseguito la laurea magistrale in Giurisprudenza (LMG/01) con votazione 110 e lode discutendo una tesi in diritto canonico. Durante la pratica forense presso l’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Napoli, ha continuato a coltivare l’interesse per il settore del diritto canonico ed ecclesiastico partecipando alle attività culturali ed ai convegni organizzati dalla sezione di Diritto Ecclesiastico e Canonico del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Napoli “Federico II”. Nell’ottobre del 2012 è stato vincitore al concorso pubblico per l’ammissione alle scuole di dottorato di ricerca dell’Università Statale di Milano, in particolare per il dottorato in Scienze Giuridiche – Curriculum in Diritto Ecclesiastico e Canonico, 28° ciclo. Il 29 gennaio 2016 ha conseguito il titolo di dottore di ricerca, superando l’esame finale con la discussione di una tesi dal titolo "Matrimonio e consumazione nei diritti religiosi". Nel novembre 2017 ha partecipato al corso di formazione teorico e pratico tenutosi presso il Tribunale Apostolico della Rota Romana dal Titolo “Il nuovo processo matrimoniale e la procedura super rato” superando le relative esercitazioni con la votazione ed ottenendo il diploma con votazione “Summa cum laude”. Nel 2019, ha frequentato il Corso per la formazione dei Postulatori presso lo Studium della Congregazione delle Cause dei Santi, superando l’esame finale con la votazione 9.5/10 Magna cum Laude probatus Attività professionale ed extra Svolge la professione forense collaborando con studi legali in materia di diritto civile (in particolare in tema di risarcimento danni, riscossione esattoriale, recupero crediti, diritto del lavoro, diritto bancario, diritto di famiglia e delle successioni).Ha collaborato con la cattedra di diritto ecclesiastico, diritto canonico e diritti confessionali del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università “Federico II”.E’ stato tutor presso la Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” per la materia di diritto del lavoro (AA.2018/2019). Collabora, inoltre, per il comitato di redazione della rivista on line Salvis Juribus con commenti a sentenze in materia sia di diritto civile che di diritto ecclesiastico. E’ membro dell’Ordine della Fraternità Francescana Secolare di Afragola (OFS). E’ membro del Consiglio Direttivo dell’Associazione “Le Beatitudini” ODV con sede presso la Pontificia Basilica Minore di S. Antonio da Padova in Afragola (NA) Attività scientifiche Nel maggio del 2016 ha preso parte ad un Campus di Studio presso STILO (RC), organizzato dall’Università Magna Grecia di Catanzaro dal titolo “L’Islam. Dal pregiudizio ai diritti”, prendendo attivamente parte al gruppo di lavoro costituitosi in seno allo stesso, sulla libertà religiosa e integrazione nell’ambito della scuola italiana.E’ stato organizzatore e moderatore del convegno dal titolo “La tutela della famiglia nell’ordinamento secolare e canonico. Aspetti pastorali e riforme processuali”, organizzato il 4 maggio 2018 presso la Pontificia Basilica S. Antonio da Padova Afragola (NA), accreditato presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli Nord, con il patrocinio dell’Associazione forense di Afragola e dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani. E’ stato curatore del volume relativo agli atti del Convegno “La tutela della famiglia nell’ordinamento secolare e canonico. Aspetti pastorali e riforme processuali”, pubblicati presso la Key editore nel dicembre 2018. E’ stato coautore del volume “Il Trust. Origine, analisi e aspetti comparativi” (a cura di Francesco Cecaro), pubblicato presso Turisa editrice, Collana Studia Selecta, 2018.

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