L’importo del 4% riportato in parcella non fa parte del compenso e nulla va dedotto

L’importo del 4% riportato in parcella non fa parte del compenso e nulla va dedotto

Cassazione civile sez. trib., 13 dicembre 2018, n.32258

La vicenda. A seguito di rettifica della dichiarazione dei redditi D.P.R. n. 600 del 1973, ex art. 36 ter, ad un avvocato veniva notificata una cartella di pagamento con la quale si chiedeva il pagamento di Euro 20.570,26 a titolo di Irpef. La rettifica aveva ad oggetto la tassazione degli oneri deducibili dal reddito complessivo relativi ai contributi previdenziali e assistenziali obbligatori versati dal ricorrente, di professione avvocato, alla Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza forense.

Nel contenzioso che ne seguiva il contribuente eccepiva l’inesistenza della notifica della cartella, la nullità dell’atto impugnato per carenza di motivazione, l’infondatezza della pretesa creditoria.

La Commissione Tributaria Provinciale di Napoli accoglieva il ricorso. L’Agenzia appellava la sentenza e la Commissione Tributaria Regionale della Campania lo accoglieva.

Proposto ricorso per cassazione il contribuente lamentava tra l’altro la violazione e falsa applicazione del D.P.R. n. 917 del 1986, art. 10, comma 1, lett. i) e art. 50, in relazione all’art. 360 c.p.c., comma 1, n. 3, poiché la sentenza aveva erroneamente escluso che i contributi previdenziali corrisposti alla CNPA potessero essere dedotti dal reddito complessivo.

La decisione. La Suprema Corte ha dichiarato infondata la censura. Invero, per quanto qui rileva, gli Ermellini hanno affermato che <<le ragioni esposte dal ricorrente si infrangono sul dato letterale dell’art. 50 del TUIR, secondo il quale dal compenso del professionista sono esclusi i contributi previdenziali e assistenziali stabiliti dalla legge a carico del soggetto che li corrisponde (mentre concorrono a formare la sola base imponibile ai fini Iva). E’ pacifico che l’importo del 2% (ora del 4%) del fatturato riportato nella parcella sia a carico del cliente, sicchè il relativo importo non fa parte delle componenti del compenso e nulla pertanto va dedotto, esulando dalla fattispecie prevista dall’art. 10 del TUIR>>.


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