Concorso 196 Commissari PS 2025: l’avv. Romano vince, ammessi gli over 30
Il nostro Studio ha colpito ancora. Come noto, con tempestività, determinazione e la consueta lucidità strategica, abbiamo impugnato – per l’ennesima volta – il bando per il concorso pubblico, per titoli ed esami, finalizzato al conferimento di 196 posti di commissario della Polizia di Stato, che, per la sesta volta consecutiva, ha osato reiterare l’ingiustificato limite anagrafico dei 30 anni.
L’avv. Giacomo Romano, da anni in prima linea nella battaglia contro le discriminazioni anagrafiche nei pubblici concorsi, ha contestato con fermezza la clausola escludente, smascherandone l’infondatezza giuridica e la palese irragionevolezza.
Sin dal 2019, lo Studio ha ottenuto importanti vittorie giudiziali su questo fronte. Sia con riferimento al concorso indetto nel 2023 che con riferimento al concorso indetto l’anno scorso i Giudici amministrativi hanno, infatti, riconosciuto le ragioni dei ricorrenti, disponendone l’ammissione alla procedura concorsuale.
Del resto, pure la Corte UE ha dichiarato illegittimo il limite d’età di trent’anni. I Giudici europei, infatti, hanno affermato che allo stato degli atti non appare giustificato il limite dei 30 anni per poter diventare Commissario di Polizia in Italia.
Eppure, nonostante le numerose decisioni favorevoli, l’Amministrazione ha perseverato nell’imporre una clausola già smontata nelle aule di giustizia. Ma oggi possiamo parlare a gran voce di un’altra vittoria.
Il T.A.R. Lazio, dopo appena due ore dal deposito del ricorso, ha accolto la nostra istanza cautelare interinale, facendo proprie le tesi che l’avv. Romano difende con coerenza e tenacia da anni.
Con decreto d’urgenza del 16 maggio 2025, infatti, il Tribunale ha ordinato all’Amministrazione di consentire ai ricorrenti <<…la presentazione delle rispettive domande di partecipazione al concorso pubblico per l’assunzione di 196 posti di Commissario della carriera dei funzionari della Polizia di Stato, attraverso modalità alternative o derogatorie rispetto al sistema informatico bloccante…>>.
Un altro sigillo di legittimità alle nostre ragioni. Un’altra porta spalancata alla giustizia. Un altro passo verso l’abbattimento definitivo di barriere anagrafiche ingiuste e irrazionali.
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Avv. Giacomo Romano
Ideatore e Coordinatore a Salvis Juribus
Nato a Napoli nel 1989, ha conseguito la laurea in giurisprudenza nell’ottobre 2012 con pieni voti e lode, presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II, discutendo una tesi in diritto amministrativo dal titolo "Le c.d. clausole esorbitanti nell’esecuzione dell’appalto di opere pubbliche", relatore Prof. Fiorenzo Liguori. Nel luglio 2014 ha conseguito il diploma presso la Scuola di specializzazione per le professioni legali dell'Università degli Studi di Napoli Federico II. Subito dopo, ha collaborato per un anno con l’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Napoli occupandosi, prevalentemente, del contenzioso amministrativo. Nell’anno successivo, ha collaborato con uno studio legale napoletano operante nel settore amministrativo. Successivamente, si è occupato del contenzioso bancario e amministrativo presso studi legali con sede in Napoli e Verona. La passione per l’editoria gli ha permesso di intrattenere una collaborazione professionale con una nota casa editrice italiana. È autore di innumerevoli pubblicazioni sulla rivista “Gazzetta Forense” con la quale collabora assiduamente da giugno 2013. Ad oggi, intrattiene collaborazioni professionali con svariate riviste di settore e studi professionali. È titolare di “Salvis Juribus Law Firm”, studio legale presso cui, insieme ai suoi collaboratori, svolge quotidianamente l’attività professionale avendo modo di occuparsi, in particolare, di problematiche giuridiche relative ai Concorsi Pubblici, Esami di Stato, Esami d’Abilitazione, Urbanistica ed Edilizia, Contratti Pubblici ed Appalti.