Stalking possibile anche nei confronti di un gruppo di individui

Stalking possibile anche nei confronti di un gruppo di individui

E’ la Corte di Cassazione con la recentissima sentenza n. 3271/2018 ad enunciare un nuovo principio di diritto secondo cui il reato di stalking è configurabile anche in danno di più soggetti facenti parte di un gruppo.

Tuttavia è necessario che sussistano gli elementi costitutivi del reato in questione.

In particolare, il delitto di atti persecutori di cui all’art. 612-bis c.p. (introdotto nell’ordinamento penale italiano con D.L. n. 11/09 e convertito dalla Legge n. 38/09) è costituito da un costante e grave stato di ansia e di paura tale da provocare un fondato timore per la propria incolumità, di un prossimo congiunto o di una persona affettivamente legata, o da costringere lo stesso a modificare le proprie abitudini di vita.

Inoltre, altro elemento costante in codesto reato è l’elemento soggettivo costituito dal dolo generico, cioè dalla coscienza e volontà dello stalker di produrre gli eventi previsti dalla norma incrminatrice.

Tale delitto è stato introdotto per cercare di inquadrare in modo più preciso condotte che, fino al 2009, venivano fatte rientrare in reati meno gravi come la violenza privata o maltrattamenti in famiglia che peraltro non risultavano idonee a tutelare le vittime.

Con l’introduzione dell’art. 612-bis c.p. si vuole proteggere i soggetti deboli dagli atti persecutori di un proprio caro in grado di destabilizzare la serenità e l’equilibrio psichico della vittima.


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Claudia Pugliese

Laureata presso l'Università degli studi di Milano. Nel 2018 ha conseguito l'abilitazione alla professione di avvocato. Collabora con diverse riviste giuridiche scrivendo articoli in materia civilistica e penalistica.

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