Concorso 653 Agenti Polizia Penitenziaria: “vecchi” a 28 anni. Via al ricorso collettivo!
È stato pubblicato un nuovo bando per il reclutamento di 653 allievi agenti della Polizia Penitenziaria, riservato esclusivamente al ruolo maschile. Ma ancora una volta ci troviamo davanti all’ennesima esclusione automatica basata sull’età.
Secondo il bando, possono partecipare solo i militari che non abbiano compiuto 25 anni e i civili che non abbiano superato i 28. Questo significa che chi ha anche solo un giorno in più – pur essendo in perfetta salute, con una forte motivazione e spesso con un percorso formativo mirato – viene escluso senza nemmeno avere la possibilità di dimostrare il proprio valore.
È davvero giusto? Possiamo accettare che l’idoneità venga decisa non dal merito, dalla preparazione o dall’attitudine, ma da una data di nascita?
Lo Stato dovrebbe selezionare i migliori, non i più giovani.
Da anni il nostro Studio Legale si batte contro questo tipo di esclusioni promuovendo ricorsi in tutta Italia. Nel tempo, la giurisprudenza ha disposto ammissioni straordinarie, provvedimenti cautelari favorevoli, ordinanze che hanno rimesso la questione alla Corte costituzionale, e in diversi casi decisioni europee che hanno censurato limiti simili per violazione del principio di non discriminazione.
La giurisprudenza ci supporta. La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha chiarito che i limiti di età nei concorsi pubblici, soprattutto se rigidi e generalizzati, devono essere giustificati da reali esigenze del servizio. Non basta dire “è un lavoro operativo”: bisogna dimostrare con dati e criteri oggettivi che l’età incide effettivamente sull’idoneità.
Non esiste, infatti, incompatibilità automatica tra età superiore ai 30 anni e ruoli operativi nelle Forze Armate o di Polizia. In sintesi: escludere candidati solo per l’età è una scelta ingiusta, irragionevole e spesso illegittima.
L’avv. Giacomo Romano – che ha già patrocinato con successo numerosi ricorsi in materia – sta organizzando un nuovo ricorso collettivo per permettere anche a chi ha superato i 25 anni (e fino ai 40 compiuti) di partecipare a questa selezione per la Polizia Penitenziaria.
Se ti trovi in questa situazione, non restare fermo. Non accettare in silenzio un’ingiustizia solo perché qualcuno ha deciso – a tavolino – che sei “troppo grande”.
È il momento di far valere i tuoi diritti. Contattaci.
N.B. Per aderire all’azione collettiva predisposta da Salvis Juribus Law Firm non c’è bisogno di inoltrare la domanda di partecipazione al concorso entro il 12 settembre 2025!
Come aderire al ricorso
Aderire alla nostra azione è semplicissimo. È possibile aderire da tutta Italia inviando la documentazione (scaricabile in fondo alla pagina) debitamente scansionata e comprensiva degli allegati all’indirizzo e-mail info@salvisjuribus.it seguendo attentamente le istruzioni indicate.
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Adesioni entro le ore 15:00 del 1° settembre 2025
Scarica i moduli di adesione al ricorso cliccando qui
Salvis Juribus – Rivista di informazione giuridica
Direttore responsabile Avv. Giacomo Romano
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Avv. Giacomo Romano
Ideatore e Coordinatore a Salvis Juribus
Nato a Napoli nel 1989, ha conseguito la laurea in giurisprudenza nell’ottobre 2012 con pieni voti e lode, presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II, discutendo una tesi in diritto amministrativo dal titolo "Le c.d. clausole esorbitanti nell’esecuzione dell’appalto di opere pubbliche", relatore Prof. Fiorenzo Liguori. Nel luglio 2014 ha conseguito il diploma presso la Scuola di specializzazione per le professioni legali dell'Università degli Studi di Napoli Federico II. Subito dopo, ha collaborato per un anno con l’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Napoli occupandosi, prevalentemente, del contenzioso amministrativo. Nell’anno successivo, ha collaborato con uno studio legale napoletano operante nel settore amministrativo. Successivamente, si è occupato del contenzioso bancario e amministrativo presso studi legali con sede in Napoli e Verona. La passione per l’editoria gli ha permesso di intrattenere una collaborazione professionale con una nota casa editrice italiana. È autore di innumerevoli pubblicazioni sulla rivista “Gazzetta Forense” con la quale collabora assiduamente da giugno 2013. Ad oggi, intrattiene collaborazioni professionali con svariate riviste di settore e studi professionali. È titolare di “Salvis Juribus Law Firm”, studio legale presso cui, insieme ai suoi collaboratori, svolge quotidianamente l’attività professionale avendo modo di occuparsi, in particolare, di problematiche giuridiche relative ai Concorsi Pubblici, Esami di Stato, Esami d’Abilitazione, Urbanistica ed Edilizia, Contratti Pubblici ed Appalti.