Ricorso Carabinieri, inidoneità attitudinale: l’avv. Romano vince ancora

Ricorso Carabinieri, inidoneità attitudinale: l’avv. Romano vince ancora

Lo Studio, oramai da anni, porta avanti una battaglia contro gli abusi commessi dalle Commissioni attitudinali nei concorsi per “Allievi Carabinieri” e per “Allievi Marescialli”, ove sempre più spesso i candidati ricevono giudizi di inidoneità.

Il più delle volte si tratta di valutazioni sbagliate, superficiali e poco personalizzate, insomma dei veri e propri “copia e incolla”. Giudizi che impediscono ogni anno a centinaia di giovani meritevoli di indossare la tanto ambita divisa della “Benemerita”.

L’avv. Giacomo Romano si batte da tempo affinché i candidati nei concorsi militari ricevano delle valutazioni attitudinali serie e basate su dati oggettivi e, nel corso dei vari processi avviati, ha ottenuto importanti risultati.

In particolare, il T.A.R. ha affermato che il giudizio attitudinale, per come in concreto strutturato, <<costituisce una mera attività fideistica perché non soggetta ad alcun riscontro, non solo di legittimità, ma neppure di merito, in ragione di valutazioni espresse secondo parametri altamente soggettivi, in alcun modo verificabili, che esulano finanche dalla valutazione discrezionale, proprio perché il giudizio espresso nelle diverse aree di riferimento non è soggetto a preventivi, predeterminati e paradigmatici canoni di valutazione. Resta, quindi, il valore aleatorio del giudizio che si ricava in modo certo ed indubbio proprio dalla genericità ed ipoteticità delle locuzioni utilizzate: si ritiene, è probabile, non è escluso, sembrerebbe e similari, ovvero dalla loro evidente apoditticità…>>.

Il T.A.R. ha più volte sostenuto le tesi dell’avv. Romano ordinando all’Arma dei Carabinieri il riesame della valutazione attitudinale ad opera di una Commissione in diversa composizione prevedendo espressamente anche l’effettuazione di un <<…nuovo colloquio…>> e <<…nelle more, l’ammissione con riserva […] al prosieguo dell’iter concorsuale…>>.

Solo in questo modo, infatti, il candidato può ricevere una valutazione giusta e approfondita da parte di una Commissione imparziale al fine di verificare le reali caratteristiche attitudinali possedute.

Recentemente, poi, l’ennesima importante vittoria: il T.A.R. Lazio ha, infatti, fissato sollecitamente l’udienza per la definizione del giudizio nel merito al fine di permettere all’Aspirante Carabiniere illegittimamente escluso dal concorso di poter prendere velocemente parte al corso di formazione.

Da oggi non ci sono scuse. Lo Studio ha dimostrato che è possibile vincere anche questa tipologia di ricorsi e che i giudizi attitudinali non sono infallibili. Siamo quindi pronti ad assistere chiunque ritenga di essere stato penalizzato durante il colloquio con la Commissione.

Lottate per i vostri diritti e non arrendetevi di fronte agli abusi.

Come aderire al ricorso

Adesioni entro 60 giorni dal provvedimento di inidoneità

Aderire alla nostra azione è semplicissimo. Basta inviare una e-mail all’indirizzo info@salvisjuribus.it scrivendo nell’oggetto del messaggio “Ricorso inidoneità attitudinale Carabinieri” ed allegando copia del provvedimento di inidoneità nonché documentazione relativa all’eventuale servizio militare pregresso.

Entro due giorni lavorativi si riceverà un parere gratuito circa l’opportunità di procedere con il ricorso con tutte le istruzioni necessarie a completare l’adesione.


Salvis Juribus – Rivista di informazione giuridica
Direttore responsabile Avv. Giacomo Romano
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Avv. Giacomo Romano

Ideatore e Coordinatore at Salvis Juribus
Nato a Napoli nel 1989, ha conseguito la laurea in giurisprudenza nell’ottobre 2012 con pieni voti e lode, presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II, discutendo una tesi in diritto amministrativo dal titolo "Le c.d. clausole esorbitanti nell’esecuzione dell’appalto di opere pubbliche", relatore Prof. Fiorenzo Liguori. Nel luglio 2014 ha conseguito il diploma presso la Scuola di specializzazione per le professioni legali dell'Università degli Studi di Napoli Federico II. Subito dopo, ha collaborato per un anno con l’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Napoli occupandosi, prevalentemente, del contenzioso amministrativo. Nell’anno successivo, ha collaborato con uno studio legale napoletano operante nel settore amministrativo. Successivamente, si è occupato del contenzioso bancario e amministrativo presso studi legali con sede in Napoli e Verona. La passione per l’editoria gli ha permesso di intrattenere una collaborazione professionale con una nota casa editrice italiana. È autore di innumerevoli pubblicazioni sulla rivista “Gazzetta Forense” con la quale collabora assiduamente da giugno 2013. Ad oggi, intrattiene collaborazioni professionali con svariate riviste di settore e studi professionali. È titolare di “Salvis Juribus Law Firm”, studio legale presso cui, insieme ai suoi collaboratori, svolge quotidianamente l’attività professionale avendo modo di occuparsi, in particolare, di problematiche giuridiche relative ai Concorsi Pubblici, Esami di Stato, Esami d’Abilitazione, Urbanistica ed Edilizia, Contratti Pubblici ed Appalti.

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