Ricorso Medicina senza test, avv. Romano: UniCH mente sui posti disponibili

Ricorso Medicina senza test, avv. Romano: UniCH mente sui posti disponibili

È noto che l’avv. Giacomo Romano da anni sta portando avanti con successo una complessa azione legale finalizzata a consentire l’iscrizione di studenti ad anni di corso successivi al primo presso i CdLM in Medicina e Chirurgia ed Odontoiatria e Protesi Dentaria dell’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti.

L’azione riguarda, in particolare, gli studenti provenienti da Corsi affini o da Università estere e consente di ottenere il trasferimento previa convalida degli esami già sostenuti e con esonero dal sostenimento del test d’ingresso.

Qual è il problema?

L’Università teatina, dopo l’annullamento giudiziale del bando per trasferimenti avvenuta nell’anno 2020 ed ottenuta dall’avv. Romano a causa della natura palesemente discriminatoria dell’atto in specie sul requisito del numero minimo di crediti formativi per accedere ai Corsi, non ha mai effettuato una idonea e verificabile ricognizione dei posti disponibili sugli anni di corso successivi al primo (Ricorso Medicina, l’avv. Giacomo Romano stravince: la d’Annunzio deve rifare tutto | Salvis Juribus).

Alla fine del mese di settembre 2023, l’Università ha, poi, pubblicato un Decreto Rettorale con il quale sarrebe stata accertata, per il CdLM in Medicina e Chirurgia, una <<…indisponibilità dei posti vacanti per ciascuno dei cinque anni successivi al primo…>>.

Perché UniCH mente sui posti disponibili?

Il predetto decreto si pone in evidente distonia con i più recenti precedenti giudiziari – già passati in cosa giudicata e, dunque, inoppugnabili – che hanno, invece, accertato, a seguito di specifica istruttoria, la disponibilità di posti in annualità successive alla prima per il CdLM in questione.

Infatti, con recenti statuizioni, tra l’altro confermate dal Giudice d’appello, <<…è risultato sussistente per il corso di Laurea in Medicina e Chirurgia il presupposto della sussistenza di posti disponibili per le iscrizioni ad anni successivi al primo propedeutico alla emanazione del bando…>>.

I Giudici hanno, dunque, confermato l’obbligo per l’Ateneo di pubblicare senza ritardo il bando per trasferimenti e che <<…risulta viziato il modo di individuazione e copertura di tali posti da parte della Università…>>.

L’avv. Romano, infatti, ha già puntualmente impugnato il provvedimento (al pari di altri analoghi decreti pubblicati in passato dall’Ateneo) poiché è evidente che lo stesso risulti menzognero e affetto da nullità.

Cosa sbaglia l’Università?

L’Ateneo, in palese violazione di legge, ha coperto molti posti destinati agli anni di corso successivi al primo assegnandoli, in assenza di selezione, a coloro che risultavano invece inseriti nella graduatoria dei quiz nazionali.

Sul punto, i Giudici hanno già “bacchettato” l’Ateneo chiarendo che: <<…per i posti che si sono liberati negli anni successivi l’Università deve bandire avvisi annuali, prevedendo criteri basati solo sul curriculum precedente degli aspiranti al trasferimento (quindi senza alcuna riserva o preferenza per coloro che sono stati ammessi attraverso la graduatoria di accesso al primo anno, che “possono” essere ammessi alla valutazione, ma non godono di alcun vantaggio)…>>.

Quindi come è possibile tutelarsi?

Proprio a causa della perdurante inottemperanza agli ordini giudiziali più volte è stata ordinata l’iscrizione ad anno successivo al primo di studenti provenienti da Corsi affini o da Università estere, previa ricognizione del numero dei crediti formativi posseduti o acquisiti nelle more (Università di Chieti, l’avv. Romano vince: da Infermieristica a Medicina senza test | Salvis Juribus).

Ad oggi, considerata l’esistenza di posti disponibili, è dunque possibile presentare istanza di immatricolazione a Medicina/Odontoiatria ad anni di corso successivi al primo anche se l’Ateneo non ha pubblicato uno specifico bando per trasferimenti e dichiara  (falsamente) di non avere posti disponibili.

 

Esiste un forte squilibrio tra fabbisogno ed offerta formativa” – afferma l’avv. Romano – “Da anni sostengo che i metodi di selezione sono inadeguati e che i posti disponibili vengono calcolati volutamente male dagli Atenei e noto con favore che da qualche mese anche la politica nazionale sembra aver compreso il disagio di moltissimi giovani. Questi coraggiosi provvedimenti rendono Giustizia obbligando le Università ad immatricolare studenti che hanno dimostrato “sul campo” di essere meritevoli”.

Chi può richiedere l’immatricolazione?

Possono immatricolarsi a Medicina tutti gli studenti iscritti, laureandi o laureati in uno dei seguenti corsi di laurea: Odontoiatria, Veterinaria, Chimica, Farmacia, Biologia, Infermieristica, Scienze infermieristiche, Scienze biologiche, Biotecnologie della salute, Biotecnologie mediche e farmaceutiche, molecolare e industriale, Chimica e tecnologia farmaceutica e, in generale, tutti coloro che hanno sostenuto esami convalidabili nel percorso didattico di Medicina/Odontoiatria.

È, quindi, necessario poter convalidare nel corso di laurea in Medicina e Chirurgia/Odontoiatria e Protesi Dentaria almeno un esame di profitto.

Il nostro Studio è pronto ad assistervi. Invieremo una richiesta alla Segreteria studenti di Medicina /Odontoiatria della Facoltà in cui ci si vuole immatricolare, allegando il piano di studi e chiedendo una valutazione della carriera universitaria ai fini dell’immatricolazione ad anni successivi al primo. In caso di rigetto della richiesta, agiremo in giudizio per ottenere l’iscrizione a Medicina/Odontoiatria senza test d’ingresso.

Come posso aderire al ricorso?

Per ricevere un parere gratuito circa l’opportunità di procedere con l’azione è necessario inviare una e-mail all’indirizzo info@salvisjuribus.it scrivendo nell’oggetto del messaggio “Immatricolazione o Trasferimento anni successivi al primo”.

È necessario allegare l’autocertificazione degli esami sostenuti e/o della laurea già conseguita comprensiva dell’elenco di tutti gli esami, con relative votazioni, CFU e SSD (l’autocertificazione deve essere scaricata già pre-compilata dalla Segreteria online del proprio Ateneo).


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Avv. Giacomo Romano

Ideatore e Coordinatore at Salvis Juribus
Nato a Napoli nel 1989, ha conseguito la laurea in giurisprudenza nell’ottobre 2012 con pieni voti e lode, presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II, discutendo una tesi in diritto amministrativo dal titolo "Le c.d. clausole esorbitanti nell’esecuzione dell’appalto di opere pubbliche", relatore Prof. Fiorenzo Liguori. Nel luglio 2014 ha conseguito il diploma presso la Scuola di specializzazione per le professioni legali dell'Università degli Studi di Napoli Federico II. Subito dopo, ha collaborato per un anno con l’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Napoli occupandosi, prevalentemente, del contenzioso amministrativo. Nell’anno successivo, ha collaborato con uno studio legale napoletano operante nel settore amministrativo. Successivamente, si è occupato del contenzioso bancario e amministrativo presso studi legali con sede in Napoli e Verona. La passione per l’editoria gli ha permesso di intrattenere una collaborazione professionale con una nota casa editrice italiana. È autore di innumerevoli pubblicazioni sulla rivista “Gazzetta Forense” con la quale collabora assiduamente da giugno 2013. Ad oggi, intrattiene collaborazioni professionali con svariate riviste di settore e studi professionali. È titolare di “Salvis Juribus Law Firm”, studio legale presso cui, insieme ai suoi collaboratori, svolge quotidianamente l’attività professionale avendo modo di occuparsi, in particolare, di problematiche giuridiche relative ai Concorsi Pubblici, Esami di Stato, Esami d’Abilitazione, Urbanistica ed Edilizia, Contratti Pubblici ed Appalti.

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