Scorrimento 1851 Allievi Agenti Polizia: il Consiglio di Stato “bastona” ancora il Ministero dell’Interno

Scorrimento 1851 Allievi Agenti Polizia: il Consiglio di Stato “bastona” ancora il Ministero dell’Interno

Nella nota vicenda dei contenziosi riguardanti lo scorrimento di 1.851 Allievi Agenti della Polizia di Stato il Ministero dell’Interno si sta comportando da mesi in maniera estremamente scorretta, reiteratamente incurante di ogni regola, e questa pronuncia del Consiglio di Stato ne è l’ennesima conferma.

Ma procediamo con ordine. L’avv. Giacomo Romano, come tutti sanno, ha avviato una serie di ricorsi contro il Ministero dell’Interno ottenendo dal T.A.R. Lazio-Roma l’ammissione alle prove fisiche, psico-fisiche ed attitudinali di oltre 400 candidati ingiustamente esclusi per ragioni di età e, probabilmente, di… convenienza che – al di là delle chiacchiere da bar – pare trovare accordo in ogni forza politica.

L’Amministrazione, nella vicenda in esame, ha impugnato il provvedimento del T.A.R. davanti al Consiglio di Stato che, però, ha dato ragione all’avv. Romano confermando le ammissioni.

Di fronte alla dolosa inottemperanza dell’Amministrazione, l’avv. Romano ha ottenuto dal T.A.R. Roma un provvedimento che ha obbligato l’Amministrazione a convocare gli interessati entro 45 giorni pena la nomina di un Commissario ad acta.

Ebbene – in piena pandemia – l’Amministrazione ha clamorosamente impugnato anche quest’ultimo provvedimento al solo (ed evidentemente acclarato) fine di evitare il commissariamento nonostante la pessima gestione della vicenda, oramai sotto i riflettori nazionali.

Desta non poche perplessità la scelta del Ministero di proporre tali assurde impugnative in piena emergenza sanitaria da Covid-19: il Ministero avrebbe ben altri problemi da risolvere in un momento così delicato e drammatico per l’intero Paese…

L’avv. Giacomo Romano ha allora agito, per l’ennesima volta, di fronte al Consiglio di Stato contestando aspramente il comportamento dell’Amministrazione. Diciamolo apertamente: in questa vicenda, il Ministero non rispetta la legge (quella stessa legge della quale dovrebbe essere il Garante) e non sembra avere alcuna intenzione di farlo.

Si tratta di un contenzioso che evidenzia davvero l’arroganza e l’inefficienza di un’Amministrazione che combatte senza vergogna per ostacolare il diritto al lavoro di centinaia di giovani che altro non vogliono se non servire lo Stato con lealtà e giustizia.

Ebbene, il Consiglio di Stato – così come già preannunciato dall’avv. Romano ai suoi Assistiti – ha dichiarato inammissibile l’appello del Ministero rilevando, pertanto, l’assurdità e la pretestuosità dell’impugnazione.

Quante volte ancora il Ministero vorrà perdere prima di comprendere che sta sbagliando? Quanti provvedimenti ancora serviranno prima di sbloccare questi giovani?

Mancano pochi giorni alle prime udienze di merito dinanzi al T.A.R. Roma (fissate per il prossimo 12 maggio) e – come sempre abbiamo fatto fino ad ora – continueremo a combattere. Noi non molliamo di un millimetro. Resistere, Coraggio, Speranza.


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Avv. Giacomo Romano

Ideatore e Coordinatore at Salvis Juribus
Nato a Napoli nel 1989, ha conseguito la laurea in giurisprudenza nell’ottobre 2012 con pieni voti e lode, presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II, discutendo una tesi in diritto amministrativo dal titolo "Le c.d. clausole esorbitanti nell’esecuzione dell’appalto di opere pubbliche", relatore Prof. Fiorenzo Liguori. Nel luglio 2014 ha conseguito il diploma presso la Scuola di specializzazione per le professioni legali dell'Università degli Studi di Napoli Federico II. Subito dopo, ha collaborato per un anno con l’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Napoli occupandosi, prevalentemente, del contenzioso amministrativo. Nell’anno successivo, ha collaborato con uno studio legale napoletano operante nel settore amministrativo. Successivamente, si è occupato del contenzioso bancario e amministrativo presso studi legali con sede in Napoli e Verona. La passione per l’editoria gli ha permesso di intrattenere una collaborazione professionale con una nota casa editrice italiana. È autore di innumerevoli pubblicazioni sulla rivista “Gazzetta Forense” con la quale collabora assiduamente da giugno 2013. Ad oggi, intrattiene collaborazioni professionali con svariate riviste di settore e studi professionali. È titolare di “Salvis Juribus Law Firm”, studio legale presso cui, insieme ai suoi collaboratori, svolge quotidianamente l’attività professionale avendo modo di occuparsi, in particolare, di problematiche giuridiche relative ai Concorsi Pubblici, Esami di Stato, Esami d’Abilitazione, Urbanistica ed Edilizia, Contratti Pubblici ed Appalti.

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